Arriva da Copenaghen il gioco da tavolo Villanova, ispirato ai bellissimi balconi fioriti dello storico quartiere Cagliaritano

Metti che un ideatore di giochi educativi, Francesco Rugerfred Sedda, da Copenaghen arrivi a Cagliari per lavoro, approfitti di una pausa per un giro della città e si trovi ad ammirare le pittoresche viuzze di Villanova. Metti che qualcuno gli racconti della competizione “Balconi fioriti” che vi si svolge ogni anno, vuoi che non si inventi un gioco da tavolo ispirato al variopinto quartiere?
Questo è esattamente quello che è successo qualche giorno fa. Francesco Rugerfred Sedda, un 28enne mantovano, di evidenti origini sarde, vive e lavora a Copenaghen, dove ha anche conseguito un Master in Teoria del gioco e Design. Progetta giochi educativi e didattici per bambini e famiglie, alcuni dei quali particolarmente complessi che servono a gestire problematiche legate per esempio alle malattie terminali o alle relazioni abusive. All’inizio di settembre è arrivato a Cagliari per presentare al Playrooms, una due giorni dedicata ai giochi da tavolo, a quelli di ruolo e ai videogames, cinque giochi di ruolo di stampo scandinavo.
Approfittando di una piccola pausa è andato in giro per Cagliari. «Ero già stato in Sardegna altre volte, ma non mi era mai capitato visitare la città di Cagliari- racconta Francesco- passeggiando tra le vie di Villanova sono rimasto affascinato dai colori. Le facciate delle piccole palazzine, i balconi fioriti, mi hanno davvero colpito». Quando a Francesco è stato raccontato della manifestazione “Balconi fioriti”, che si svolge ogni anno nel variopinto quartiere storico della città, è scoccata la scintilla dell’ispirazione. Così tornato a Copenaghen, Francesco partecipa una “Game Jam”, un evento in cui i partecipanti devono inventare dei giochi in uno o due giorni al massimo, e insieme alla sua amica Sarah Zimmerdhal Josefsen crea un gioco da tavolo ispirato a “Balconi Fioriti” e a Villanova.
«Si tratta di un gioco per famiglie-spiega Francesco- in pratica i giocatori hanno un balcone da decorare con i fiori, hanno a disposizione i fiori del mercato tra i quali possono scegliere, e un tempo limitato per studiare la disposizione dei vasi che preferiscono. Durante il gioco vengono pescate delle carte che possono introdurre nuove regole o limitazioni. Scaduto il tempo entrano in gioco i giudici, che attraverso altre carte, valuteranno il balcone migliore». Come tutti i giochi ideati da Francesco, la competizione che caratterizza il gioco Villanova è positiva, non sono previste regole che permettano di danneggiare o ostacolare l’avversario.
«Questo gioco è stato ideato in modo che i bambini possano partecipare senza essere svantaggiati rispetto agli adulti, anzi i bambini in questo caso hanno una marcia in più perché possiedono una memoria visiva che con la crescita si perde, inoltre hanno una capacità innata ad abbinare i colori, che gli adulti non hanno». Il gioco per il momento è un prototipo, è stato ideato in appena 36 ore e contrariamente a quanto si potrebbe pensare, ideare giochi di questo tipo è un lavoro complesso, che oltre alle conoscenze tecniche, richiede test, prove, e uno studio sulle reazioni di chi si cimenta nel gioco. Sarah e Francesco lo stanno perfezionando, ne hanno ideato anche una versione digitale e stanno cercando un editore, qualcuno che lo produca. In attesa che il gioco venga prodotto e messo in commercio, possiamo sempre farci una passeggiata a Villanova e goderci lo spettacolo di quelli veri.

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