Cinghiali in strada: ancora un brutto incidente a Ottana
Cinghiali in strada: ancora un brutto incidente a Ottana
Cinghiali in strada: ancora un brutto incidente a Ottana
Due auto sono rimaste coinvolte in un incidente stradale causato dalla presenza nella carreggiata di un grosso cinghiale. I conducenti non potendo evitare l’impatto, hanno travolto e ucciso l’animale
Ancora incidenti stradali causati da animali vaganti sulla S.S. 129 all’altezza del Km. 65. Nella tarda serata di ieri due auto sono state coinvolte in un sinistro stradale causato da un cinghiale di grosse dimensioni, che circolava liberamente sulla carreggiata. I conducenti dei due mezzi, non potendo evitare l’impatto, hanno travolto l’animale.
Gli autisti, un uomo e una donna rispettivamente di 30 e 40 anni, fortunatamente sono rimasti illesi e hanno subito allertato il numero di pronto intervento 112 ed una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Ottana che è intervenuta per i rilievi insieme al veterinario di turno per stabilire il decesso dell’animale.
Le auto coinvolte hanno riportato ingenti danni e sono state recuperate dal carro attrezzi.
Vi ricordate? I Tazenda nel 1987 cantarono una versione in sardo di “The sound of silence”
Siamo nel 1987 e i Tazenda si chiamavano ancora Il coro degli Angeli, cantarono Ninnidu Silenziosu, una curiosa versione in sardo del classico della musica leggera The sound of silence, firmata Simon & Garfunkel.
Una delle voci considerate più belle e rappresentative della Sardegna degli ultimi vent’anni è senza ombra di dubbio quella di AndreaParodi, il cantante che dotato di un timbro incredibile, fondò insieme a Gino Marielli e Gigi Camedda il famoso gruppo dei Tazenda. Nel 1991 il trio si esibì sul palco di Sanremo con la canzone “Spunta la Luna dal monte”, ricevendo grande successo. Ma torniamo un attimo indietro nel tempo.
È il 1983 e i Tazenda ancora non esistono. Andrea, Gino e Gigi però, già operativi nel mondo della musica erano allora conosciuti come Coro degli Angeli, riscontrando già in questi anni critiche positive, fra cui alcune nel panorama nazionale che li considerava uno dei migliori gruppi vocali d’Europa.
Arrivano i successi e nel 1987 pubblicano l’album Misterios, del quale tutti conoscono “Nanneddu Meu” e “Non potho reposare”, i cui versi hanno fatto sognare tanti musicisti e altrettanti amanti della musica, e che diventarono in seguito repertorio dei Tazenda e dello stesso Parodi.
Ma non tutti sanno che all’interno di questo album così acclamato c’è una canzone che ha una particolarità. Si chiama Ninnidu Silenziosu e con il testo di Antonio Strinna, venne registrata dal Coro degli Angeli nel 1984 e cantata in sardo come da tradizione. Questa non è altro che una curiosa versione in sardo del classico della musica “The Sound Of Silence” del popolare duo folk Simon & Garfunkel, formato da Paul Simon e Art Garfunkel.
Il significato della canzone riguarda un momento di profonda riflessione e il silenzio che viene generato. Riportiamo qui il video della canzone, il testo originale in sardo e la sua traduzione in italiano.
Il testo originale in sardo:
Umbra pena de ammentu deo faeddo che-i su ‘entu ca so nìnnidu de arvures in andèras de su tempus. Deo terra de antiga pizinnìa finza muda e suffrende so ìa. In su sonnu ‘e su nuraghe so una ‘oghe chena paghe e m’accero in su silenziu meu, in su sabore de s’avrèschida. Su passadu si che morit cun a mie ma sa notte giughet sempre sa die. E-i sa terra mia ferida faghet naschere sa vida: de fadiga e temporadas est pigadu cust’ isettu meu. A su viaggiu de sa zente, zente mia, so istrintu comente a una pupìa. A su viaggiu de sa zente, zente mia, so istrintu comente a una pupìa, comente a una pupìa.
Testo tradotto in italiano:
Ombra piena di ricordi , io parlo con il vento, sono una ninna nanna di alberi lungo i sentieri del tempo. Io terra di antica giovinezza anche muta e sofferente, sono viva. Nel sonno del nuraghe sono una voce senza pace e mi affaccio nel silenzio, nel sapore dell’alba. Il passato muore insieme a me ma la notte porta sempre il giorno. La mia terra ferita fa rinascere la vita: da fatica e temporali è risorta questa mia attesa. Al viaggio della gente, gente mia, io sono stretto come a una bambola.
Nota come il regno più piccolo del mondo, Tavolara è una montagna calcarea e granitica che spunta dal mare, alta 560 metri, lunga quattro chilometri, caratterizzata da rocce impervie, dall’imponente…
Il 2024 è stato un anno senza inverno: una perenne primavera piacevolissima ma anche preoccupante ha però reso la vita a Cagliari ancora più bella. Nel bellissimo scatto di Welcome…
Nota come il regno più piccolo del mondo, Tavolara è una montagna calcarea e granitica che spunta dal mare, alta 560 metri, lunga quattro chilometri, caratterizzata da rocce impervie, dall’imponente…
Il 2024 è stato un anno senza inverno: una perenne primavera piacevolissima ma anche preoccupante ha però reso la vita a Cagliari ancora più bella. Nel bellissimo scatto di Welcome…