Catania. Con l’auto travolge i vicini seduti davanti a casa. I carabinieri: “Gesto volontario”
I vicini, una trentina, erano soliti sedersi fuori casa la sera per prendere il fresco e chiacchierare.
Una vittima e sette feriti. Questo è il bilancio del gesto insensato di un uomo di 52 anni che in provincia di Catania, Palagonia, ha volontariamente investito con un’auto i vicini di casa, una trentina di persone, seduti davanti a casa intorno a dei tavoli. La strada dove è avvenuto il fatto è una strada chiusa e le vittime erano solite sedersi fuori casa per trascorrere qualche ora insieme a chiacchierare e prendere il fresco.
Una anziana di 87 anni è deceduta e altre sette persone sono rimaste ferite e sono ricoverate nei vari ospedali della zona. Tra i ricoverati a scopo precauzionale, anche un bambino di 9 mesi rimasto illeso e che al momento dell’impatto si trovava su un girello ma poco prima era su un passeggino ora distrutto. Come riporta il Corriere della sera, l’uomo, un 52enne con precedenti, qualche ricovero psichico alle spalle e diversi contrasti con i vicini di casa, sarebbe salito sull’auto dirigendosi contro il gruppo di persone, travolgendoli più volte, anche facendo retromarcia. Il 52enne è poi scappato abbandonando l’auto nelle campagna. Ora è caccia all’uomo che rischia una accusa per tentata strage.
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Quasi 40mila reperti archeologici del valore di 2,5 milioni recuperati in un anno dai Carabinieri
A seguito di questa attività preventiva son seguiti 68 deferimenti all’autorità giudiziaria.
I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari, che ha giurisdizione su tutta l’Isola, in sinergia con le diverse componenti dell’Arma territoriale e degli altri Reparti specializzati, nell’anno 2023 hanno effettuato 919 controlli in aree archeologiche marine e terrestri, 530 verifiche in aree tutelate da vincoli paesaggistici/monumentali, 184 controlli ad esercizi commerciali di settore, 39 sopralluoghi per l’accertamento dello stato di sicurezza dei musei e 736 controlli su beni culturali posti in vendita attraverso le varie piattaforme di commercio digitale.
A seguito di questa attività preventiva son seguiti 68 deferimenti all’autorità giudiziaria (di cui: 9 per associazione per delinquere, 5 per reati in danno del paesaggio e 1 in stato di arresto per detenzione di arma clandestina), per una tipologia di beni recuperati così suddivisa:
· 37632 reperti archeologici (di cui 35219 numismatici);
· 98 reperti antiquariali, archivistici e librari;
· 3 paleontologici,
per un valore stimato di oltre 2 milioni e mezzo di euro.
Tra le operazioni di maggior rilievo concluse si segnala:
– il deferimento alla competente Autorità Giudiziaria di un soggetto resosi responsabile dell’asportazione di barite tabularia a scaglie brune dalla Grotta di Santa Barbara di Iglesias, formazioni risalenti al Cambrico inferiore (circa 500 milioni di anni fa), che rappresentano un patrimonio unico ed inestimabile a livello mondiale. Le indagini, condotte unitamente alla Compagnia CC di Iglesias, hanno permesso tra l’altro il recupero di materiale archeologico e paleontologico.
– il sequestro di dieci metal detector e due attrezzi da scavo archeologico (cosiddetti spilloni) utilizzati per scavi clandestini nelle aree del Campidano. Attività investigativa, condotta unitamente alle Compagnie CC di Sanluri, Oristano e Cagliari, finalizzata al contrasto e al recupero del patrimonio archeologico illecitamente sottratto.
– il recupero in ambito sottomarino, a seguito di segnalazione di un privato cittadino, nel mare della costa nord orientale della Sardegna, nel territorio di Arzachena, di un ricco deposito di follis risalente alla prima metà del IV secolo d.C.
Secondo una prima stima, fatta sulla base del peso complessivo del ritrovamento, il numero delle monete di bronzo si aggirerebbe oltre i 30.000 esemplari. Il contesto cronologico delle monete è riscontrabile in un arco temporale tra il 324 (monetazione di Licinio) e il 340 d.C.
Datazione confermata dalla presenza di monetazione di Costantino il Grande e da quella di tutti gli altri membri della famiglia presenti come cesari. Attività svolta, unitamente al Reparto Territoriale CC di Olbia, al Nucleo CC Subacquei di Cagliari, in supporto alla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro.
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