Dopo il successo delle passate edizioni il progetto Mondo Bau replica venerdì  7 settembre al Dog Hotel Park di Uta.

MONDO BAU è un progetto di zooantropologia didattica che, basandosi sulla relazione con i cani, presenta importanti valenze formative che possono arricchire e motivare il bambino nelle attività didattiche favorendo i suoi percorsi di crescita. Il progetto intende partire dall’approccio corretto con il cane per cercare di diffondere una diversa cultura del nostro amico peloso, onde evitare gli abbandoni degli animali, il conseguente fenomeno del randagismo, e soprattutto per prevenire incidenti ed episodi spiacevoli quando il bambino incontra un cane, specie se sconosciuto. L’iniziativa, prevede la visita al Canile per tutti i partecipanti ed attività educative coinvolgenti direttamente i bambini che, alla fine, verranno chiamati ad interagire anche con cani didattici.

MONDO BAU è ormai un appuntamento consueto al Canile Dog Hotel Park. All’ultima edizione, del 3 agosto, hanno partecipato 15 bambini. Qualcuno era già stato in Canile durante un’edizione passata del Progetto. E’ stata l’occasione per fare tante domande: come comunica il cane? Che cosa gli piace e cosa no? Il cane può provare amore? Attraverso giochi e simulazioni, i bimbi hanno provato a “mettersi nei panni” del cane, cercando di provare le stesse emozioni del nostro amico a 4 zampe quando interagisce con gli umani. Alla fine di ogni simulazione si è potuto interagire con cani veri: DAFFY, una meticcia dolce e affettuosa e YUMA, pastore tedesco (quasi un lupo) specializzato proprio nel comunicare e nel giocare con i bambini. Qualche settimana più tardi due di questi bimbi si sono recati in Canile e hanno fatto adottare ai genitori un giovane meticcio ospite della struttura. E questa, forse, è la conseguenza del Progetto che piace di più.

A Mondo Bau  possono partecipare i bambini dai 6 agli 11 anni che, obbligatoriamente accompagnati da un genitore, si dovranno recare al Canile rifugio Dog Hotel Park, situato in Località Porceddu, a Uta. MONDO BAU INIZIA ALLE ORE 9 E DURA CIRCA 2 ORE E MEZZA. MONDO BAU E’ GRATUITO. Per partecipare bisogna inviare una mail a [email protected], con il nome del bimbo, la sua età ed il nome del genitore che lo accompagna. Partecipano al Progetto Educatori e Istruttori cinofili, Operatori di Canile e i Volontari dell’Associazione ProPets Sardinia Onlus, ma soprattutto i cani didattici YUMA e WILLY.

N.B. per esigenze di spazio e didattica non è possibile, per altri eventuali accompagnatori o bambini più piccoli, assistere alle attività.

Secondo la tradizione sarda ( ma non solo) il pane messo al contrario sul tavolo da imbandire è portatore di disgrazia e comunica mancanza di rispetto nei confronti degli altri commensali. Sicuramente i vostri nonni, almeno una volta, vi avranno sgridati nel vedervelo fare, ma forse non vi hanno mai spiegato il perchè tenevano al fatto che il pane venisse messo in tavola nel verso giusto.

Le spiegazioni sono varie e affondano le radici nell’antichità.

La prima, quella che tutti probabilmente conoscono, è legata alla religione. Il pane da sempre simboleggia il corpo di Cristo e chiaramente non è cosa bella e gradita che lo si presenti capovolto.

Ma esiste un’altra spiegazione, storica, che affonda le radici nel Medio Evo e che dalla Francia, di bocca in bocca, potrebbe essere arrivata in Italia e poi in Sardegna.  Nel Quattrocento, infatti, quando purtroppo era molto in voga la pena di morte, i fornai del regno avevano una sorta di “codice” tra loro.

Il pane è sempre stato visto, come dicevamo, alla stregua di un alimento sacro e quando i fornai erano costretti a venderlo ai boia che tanto disprezzavano, lo facevano preparandolo di bassissima qualità e porgendolo capovolto agli aguzzini. Si dice che fu per questo che il monarca Carlo VII escogitò la soluzione di far lavorare i boia incappucciati, così da non essere riconosciuti.