Bomba d’acqua su Villacidro: devastati centinaia di ettari di pescheti e campi allagati ovunque
Ecco le prime immagini della bomba d'acqua abbattutati ieri sera e notte nel Medio Campidano. A pubblicarle è Mauro Pili: "Devastati centinaia di ettari di pescheti, migliaia di kg di pesche rovinosamente finite per terra, campi allagati ovunque"
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Bomba d’acqua su Villacidro e Medio Campidano, il disastro di una notte d’inferno. La denuncia della situazione arriva dal deputato di Unidos, Mauro Pili.
“Devastati centinaia di ettari di pescheti, migliaia di kg di pesche rovinosamente finite per terra, campi allagati ovunque. Una bomba d’acqua che tra la sera e la notte (di ieri, ndr) ha distrutto gli impianti arborei del Medio Campidano. Si tratta di una vera e propria calamità d’agosto che ha provocato danni ingenti alle produzioni agricole del territorio”.
Sparatoria a Sant’Elia: due arresti e un minorenne coinvolto

Le indagini, supportate da immagini di videosorveglianza e testimonianze, hanno portato all’identificazione di tre presunti responsabili: un 50enne, un 28enne e un minorenne di 17 anni.
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La Polizia di Stato di Cagliari ha arrestato due uomini per lesioni personali pluriaggravate e porto abusivo di arma clandestina in relazione alla sparatoria avvenuta ieri sera nel quartiere di Sant’Elia. I fatti si sono verificati intorno alle 19:40 nei pressi di un bar di via Schiavazzi, dove una violenta rissa tra più persone è degenerata con l’esplosione di colpi d’arma da fuoco.
All’arrivo delle Volanti e della Squadra Mobile, due uomini sono stati trovati feriti a terra e soccorsi dal 118. Uno presentava una ferita da arma da fuoco al fianco e un trauma alla testa, l’altro lesioni da arma da taglio alla schiena. Entrambi sono stati ricoverati all’ospedale Brotzu con prognosi di 30 e 21 giorni.
Le indagini, supportate da immagini di videosorveglianza e testimonianze, hanno portato all’identificazione di tre presunti responsabili: un 50enne, un 28enne e un minorenne di 17 anni. Secondo la ricostruzione, uno avrebbe sparato con una pistola, mentre gli altri due avrebbero partecipato all’aggressione armati di katana e coltello. Alla base dell’episodio ci sarebbe stato un litigio avvenuto poco prima.
I tre si sono presentati spontaneamente agli agenti, ammettendo i fatti, e l’arma è stata recuperata. I due maggiorenni sono stati condotti nel carcere di Uta, mentre per il minorenne è scattato l’affidamento al genitore, come previsto dalla normativa.
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