Selfie ai funerali delle vittime di Genova. Le critiche al gesto di Salvini e lui risponde così
Il gesto, giudicato dagli esponenti dell'opposizione di cattivo gusto, ha scatenato l'indignazione anche sul web dove ha girato a lungo l'immagine di Salvini accanto alla donna in posa per la fotografia.
canale WhatsApp
È polemica per il selfie che il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha voluto scattare una sostenitrice ai funerali di Stato delle vittime del crollo del Ponte Morandi a Genova. Il gesto, giudicato dagli esponenti dell’opposizione di cattivo gusto, ha scatenato l’indignazione anche sul web dove ha girato a lungo l’immagine di Salvini accanto alla donna in posa per la fotografia.
“Esiste ancora un confine tra rispetto e propaganda? Fino a che punto ci si può autocelebrare? Può essere così impunemente superato il limite della decenza? La campagna elettorale continua può passare sopra come una ruspa anche al dolore? #Salvini #luttonazionale #FuneralidiStato”. Così commenta su Twitter Alessia Morani, deputata del Partito democratico ma anche fuori dal mondo politico le critiche al gesto non si sono fatte attendere, anzi hanno preceduto le prime.
Come riporta il Corriere della sera, tra i primi a far girare la foto c’è stato Francesco Di Gesù, alias Frankie hi-nrg mc che ha scritto: “I selfie, ai funerali di Stato. I selfie”. Immediata la replica del vicepremier: “C’è un rapper cretino che fa polemica perché dice che con alcune persone ho fatto una foto quando oggi ero a Genova. Questa è l’estate in cui l’opposizione la fanno i rapper ed i cantanti. Sono orgoglioso di tutti gli abbracci che ho ricevuto anche oggi a Genova e a questi poveretti non rispondo neanche“.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Oscar Green 2025, la Sardegna dei giovani che coltivano il futuro: ecco chi sono i vincitori

Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori, da vari luoghi della Sardegna
canale WhatsApp
C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.
Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.
Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.
Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.
Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.
Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

