Dunque il numero 10 del Cagliari potrà giocare già da settembre. Un rientro fondamentale, visto che Joao Pedro potrà giocare il 16, quando il Cagliari affronterà il Milan in casa. Il giocatore era risultato positivo al test antidoping, sia dopo la partita con il Sassuolo giocata l’11 febbraio a Reggio Emilia, sia in quella disputata contro il Chievo il 17 dello stesso mese.

Il trequartista brasiliano è risultato positivo all’idroclorotiazide, un diuretico, la Procura aveva chiesto una squalifica di 4 anni, ma evidentemente per la Corte Federale d’Appello ha prevalso la tesi difensiva dei legali del trequartista: assunzione accidentale e involontaria per contaminazione di integratori prescritti da uno specialista brasiliano. Joao Pedro, già da lunedì si sta allenando col resto della squadra perché in base ai regolamenti, poteva nuovamente allenarsi con i compagni in attesa della fine della squalifica. Nel frattempo il giocatore si era preparato da solo, a Cagliari, mentre la squadra era in ritiro ad Aritzo e Pejo.

Prima di tornare a Istanbul per la nuova avventura sportiva, Alessia Orro, palleggiatrice di Narbolia e fresca di incoronazione come miglior giocatrice ai Mondiali di pallavolo vinti dall’Italia in Thailandia, ha fatto tappa nella sua Sardegna.

Foto dai social di Alessia Orro

L’occasione è stata il 3° Torneo internazionale “Sardegna Volleyball Challenge”, dove la campionessa è stata premiata dalla Regione per i successi che l’hanno resa simbolo sportivo dell’isola.

Ma il momento più intimo e speciale del suo ritorno a casa è stato l’abbraccio con i suoi amatissimi nonni, Peppino e Palmira, i suoi primi tifosi, che non hanno mai smesso di sostenerla fin dagli esordi. Con loro, Alessia si è fatta immortalare in uno scatto che ha condiviso sui social. Un gesto semplice ma carico di significato: anche dietro le grandi vittorie internazionali, ci sono le radici e l’affetto di una famiglia che non ha mai smesso di credere in lei.