Una casa per le famiglie dei bimbi in cura a Cagliari: un progetto dedicato alle piccole Alice e Rebecca

Il nuovo progetto dell'associazione Charliebrown ideato da Manuela Ambu è dedicato alle piccole Alice e Rebecca, ormai volate in cielo. L'obbiettivo? Restaurare una casa che ospiti le famiglie che si recano nel capoluogo per le cure dei propri figli.
Un nuovo progetto per aiutare le famiglie in difficoltà. Manuela Ambu, presidente dell’associazione Charliebrown di Cagliari, scrive su Facebook un post per spiegare di cosa si tratta: «Un progetto di grande importanza che consiste nel restauro di una casa nell’ hinterland cagliaritano volta ad accogliere famiglie che si recano a Cagliari per le cure dei propri bambini negli ospedali Microcitemico, Oncologico e Brotzu e che avranno quindi un punto di riferimento durante il periodo di sosta nel capoluogo».
L’iniziativa è dedicata alle piccole Rebecca Baroni e Alice Angotzi, «volate in cielo troppo presto» scrive l’organizzatrice. La storia di Alice, la piccola di Cuglieri malata di leucemia, mancata ai suoi genitori il 4 marzo scorso, aveva commosso l’Italia intera.
Il progetto ha richiesto fatica, ma la soddisfazione di Manuela Ambu è evidente: «Il mio progetto più bello prende forma, crearlo modificarlo è stato talmente emozionante che scrivevo e piangevo pensando a quanto Alice e Rebecca avrebbero fatto per le persone in difficoltà».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tragedia a Sinnai: muore a 65 anni dopo un’iniezione di antibiotico. Oggi l’autopsia

La donna, Paola Pusceddu, si era recata in un ambulatorio medico insieme alla figlia.
Una tragedia ha scosso la comunità di Sinnai nella giornata di ieri, venerdì 20 giugno. Paola Pusceddu, 65 anni, pensionata, è deceduta all’interno di un ambulatorio medico in via Trieste, subito dopo la somministrazione di un antibiotico per via intramuscolare.
La donna si era recata in ambulatorio accompagnata dalla figlia, lamentando un malessere. Dopo l’iniezione, Paola ha accusato un malore improvviso. Inutili i tentativi di rianimazione da parte del personale sanitario e dei soccorritori del 118, prontamente intervenuti sul posto: il suo cuore ha smesso di battere nel giro di pochi minuti.
Secondo una prima ricostruzione, che dovrà essere confermata dagli accertamenti, non si trattava della prima assunzione di quel farmaco da parte della donna. L’ipotesi principale è che si sia trattato di uno shock anafilattico, una reazione allergica acuta e fulminante. Tuttavia, non si esclude la possibilità di un evento cardiaco improvviso. Solo l’autopsia, disposta dal magistrato di turno e in programma per la mattina di sabato, potrà fare piena chiarezza sulle reali cause del decesso. La salma è stata posta sotto sequestro e le indagini sono affidate alla polizia locale di Sinnai.

© RIPRODUZIONE RISERVATA