Venerdì 3 agosto 2018, dalle ore 9.00 Dog Hotel propone: MONDO BAU Es…tate! Dalle ore 9 e per due ore e mezzo circa.

MONDO BAU è un progetto di zooantropologia didattica, un approccio multidisciplinare che valorizza la relazione bambino-animale per ottenere benefici di ordine educativo, didattico e rieducativo. MONDO BAU ha l’obiettivo non solo di far conoscere il cane, le sue esigenze e la sua storia di antico compagno dell’uomo, ma intende anche promuovere una diversa cultura del cane, con lo scopo di evitare gli abbandoni degli animali ed il randagismo, e soprattutto di prevenire incidenti ed episodi spiacevoli quando il bambino incontra un cane, specie se sconosciuto. E’ rivolto ai bambini dai 6 agli 11 anni, obbligatoriamente accompagnati da un genitore, e si svolge nel nuovo Canile rifugio Dog Hotel Park, situato in Località Porceddu, nel Comune di Uta.

Per partecipare occorre mandare una mail a [email protected], specificando il nome del bambino, la sua età ed il nome del genitore che lo accompagna. La giornata prevede come momento iniziale la visita del Canile, per poi proseguire con attività educative coinvolgenti direttamente i bambini che, alla fine, verranno chiamati ad interagire anche con cani didattici. Partecipano al Progetto Educatori e Istruttori cinofili, Operatori di Canile e i Volontari dell’Associazione ProPets Sardinia Onlus.

Importante: per esigenze di spazio e didattica non è possibile, per altri eventuali accompagnatori o bambini più piccoli, assistere alle attività.

La Sardegna è spesso considerata un’isola “asismica”. In realtà, pur essendo una delle regioni più stabili d’Italia, non è completamente immune dai terremoti. La sua bassa sismicità è un dato scientifico assodato, ma ha radici geologiche ben precise.

Come spiega il geologo Luigi Sanciu, la differenza della penisola italiana, situata nel punto di collisione tra la placca eurasiatica e quella africana, la Sardegna si trova al centro della placca eurasiatica, lontana dalle grandi linee di compressione che generano i terremoti più devastanti. Questo la rende un blocco continentale stabile, poco soggetto a scosse significative.

Ciò non significa però che l’isola sia “immune”. Secondo i dati messi a disposizione dall’ISPRA, la zona più attiva è la costa nord-orientale, dove si sono registrati i principali sismi dal 2000 a oggi. Si tratta in gran parte di eventi di magnitudo intorno a 3, prodotti da piccole faglie, ossia fratture della crosta terrestre con lievi movimenti delle rocce.

Sono terremoti che spesso non vengono percepiti dalla popolazione e che restano rilevabili solo dagli strumenti, incapaci di provocare danni e soprattutto impossibilitati a generare onde di tsunami, data la loro modestissima energia.

La Sardegna, dunque, resta una terra fortunata: un’isola geologicamente stabile, ma non del tutto “asismica”. Un dettaglio che ricorda come la natura, anche quando sembra silenziosa, continui a vivere e muoversi sotto i nostri piedi.