Pan di Zucchero: ecco le condizioni della discesa al mare verso Portu Banda

L'indignazione dei cittadini che hanno inviato le foto a Mauro Pili. Ecco le condizioni di degrado in cui si trova la passerella che porta alla spiaggia di Portu Banda. "Come si può lasciare in queste condizioni di pericolo?"
Ecco in che condizioni di degrado e abbandono si trova la passerella che porta alla spiaggia di Portu Banda. Le foto sono state inviate da cittadini di Nebida – Masua, giustamente indignati, al deputato di Unidos Mauro Pili che le ha pubblicate sul suo profilo Facebook.
“Stiamo parlando di uno dei prosceni più affascinanti della costa sud occidentale, quella dei faraglioni del Pan di Zucchero, scrive il politico. Come si può lasciare in queste condizioni di pericolo la discesa a mare sulla spiaggia di Portu Banda?
Posto che sono passati quasi tre mesi dall’alluvione, ma davvero non c’è un soggetto istituzionale che non sia stato in grado di intervenire? Spero con tutto il cuore nessuno si faccia del male, qualcuno altrimenti dovrà risponderne!”.

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Lo sapevate? Come si dice fragola in sardo campidanese?

Alla scoperta delle parole sarde: come si dice fragola in sardo campidanese?
Lo sapevate? Come si dice fragola in sardo campidanese?
Alla scoperta delle parole sarde: come si dice fragola in sardo campidanese?
La lingua sarda, così ricca di sfumature, mescola con grazia le influenze di diversi popoli, creando un linguaggio tanto vario quanto affascinante. Un mix di concretezza e spirito che sa sempre come regalare parole che sembrano quasi danzare nel cuore delle tradizioni. Ecco, tra queste parole, ce n’è una che non può passare inosservata, soprattutto in primavera, quando la natura ci regala i suoi frutti più dolci. Vi siete mai chiesti come si dice “fragola” in sardo campidanese?
Non è una domanda da poco, perché la risposta è davvero affascinante, come spesso accade con le espressioni sarde. La fragola, quella piccola bomba di dolcezza che esplode in bocca, in sardo campidanese si dice “fraula”, a volte scritta anche “fragula”, oppure, ancora, “fravula”. Un suono che sembra quasi un sorriso, una carezza sulla lingua che riporta alla mente il profumo fresco dei frutti appena raccolti. Ma non è finita qui. C’è anche un altro modo di chiamarla, decisamente più suggestivo e legato alla terra, quel legame viscerale che la Sardegna ha con la sua natura. In alcune zone, la fragola viene infatti chiamata “mur’e terra”, o “muraterra”, un termine che evoca immediatamente l’immagine di un frutto che nasce dalla terra, che cresce sotto il caldo sole sardo, quasi come un dono della natura.
Che bello, no? La lingua sarda riesce sempre a trasformare ogni cosa in qualcosa di magico e profondo. E ora che lo sapete, vi chiedo: come chiamate voi questo frutto tanto amato? Nel vostro dialetto, c’è un altro nome o una forma particolare che vi fa sentire più vicini alla tradizione? La fragola non è solo un frutto, è un simbolo di un legame antico con la terra, con la natura che ci nutre e ci accoglie. E ogni parola che la descrive ha un suo fascino speciale, come una piccola melodia che continua a raccontarci storie di una terra unica.

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