Brotzu: pazienti in protesta per la chiusura di un reparto d’eccellenza. “Che fine faremo?”

La Struttura Complessa di Chirurgia Plastica Ricostruttiva e Centro Ustioni del Brotzu di Cagliari è in procinto di chiudere: i pazienti, sono riuniti in un comitato spontaneo lanciano un appello. "La soppressione della struttura cancellerà questo Centro d'eccellenza, azzerando i percorsi terapeutici già intrapresi e gettando nella disperazione gli assistiti. Perchè, purtroppo, in questa situazione di incertezza vi è un dato certo: nessuna assistenza verrà garantita agli ustionati, perché la Struttura che si vuole smantellare è l'unico Centro di riferimento per il Sud Sardegna"
I pazienti in cura presso la Struttura Complessa di Chirurgia Plastica e Centro Ustioni, riuniti nel Comitato Spontaneo Volontario “NO alla chiusura della Chirurgia Plastica e Centro Ustioni dell’ Ospedale G. Brotzu di Cagliari”, contestano a gran voce la soppressione della Struttura Complessa, disposta dall’Assessore alla Sanità, Luigi Arru, che cancellerà questo Centro d’eccellenza, azzerando i percorsi terapeutici già intrapresi e gettando nella disperazione gli assistiti. Perchè, purtroppo, in questa situazione di incertezza vi è un dato certo: “nessuna assistenza verrà garantita agli ustionati”, perché la Struttura che si vuole smantellare è l’unico Centro di riferimento per il Sud Sardegna.
Ma anche per la disciplina della Chirurgia Plastica Ricostruttiva il futuro non è roseo: ad oggi i pazienti, soprattutto malati oncologici, non hanno alcuna indicazione su quale presidio li prenderà in carico e soprattutto se potranno usufruire della medesima, ottima, qualità di assistenza finora ricevuta presso la Struttura Complessa dell’ Azienda Ospedaliera Brotzu. Ecco le motivazioni della loro protesta.
“Siamo i pazienti che hanno costituito il Comitato Spontaneo Volontario “NO alla chiusura della Chirurgia Plastica e Centro Ustioni dell’Ospedale G. Brotzu di Cagliari”: facciamo un formale appello alle Istituzioni competenti per bloccare il trasferimento della Struttura Complessa di Chirurgia Plastica e Centro Ustioni dell’Ospedale Brotzu, il Reparto dove veniamo curati e che chiuderà l’1 agosto. Infatti il trasferimento, deciso con delibera regionale num. 34/16 del 12/07/2017, determinerà la chiusura della Struttura Complessa che è un’eccellenza della Sanità sarda mentre si predisporrà una nuova struttura presso il Policlinico che non consentirà l’assistenza delle patologie specialistiche della Chirurgia Plastica Ricostruttiva trattate finora nel Reparto dell’ospedale Brotzu, con una grande casistica. Inoltre, essendo il Reparto del Brotzu il Centro di riferimento per il Sud Sardegna, si verificherà anche l’interruzione delle cure per gli Ustionati, che non verranno presi in carico al Policlinico.
Noi pazienti da parecchi mesi denunciamo l’illegittimità del trasferimento perché la delibera num. 34/16 è in contraddizione con la Riforma della Rete Ospedaliera approvata il 25/10/2017, la quale, classificando l’ospedale Brotzu come Presidio di II° Livello e D.E.A. di II° Livello nonché Hub, impone che al suo interno vi sia la Struttura Complessa della Chirurgia Plastica e delle Cura delle Ustioni. Il disposto trasferimento di dette specialità presso un altro presidio determinerà il declassamento dell’ospedale Brotzu. E’ evidente che determinando la cancellazione della Struttura Complessa del Brotzu, il trasferimento di fatto sia finalizzato unicamente a trasferire il posto vacante di primario di Struttura Complessa di Chirurgia Plastica e Centro Ustioni dall’ospedale Brotzu al Policlinico Universitario per consentire che al Policlinico venga nominato il Primario. Questo è il vero trasferimento disposto, un trasferimento di primariato, in dispregio al diritto alla salute di noi pazienti”.

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