Tra le spiagge più belle e affascinanti del cagliaritano, nel litorale di Quartu Sant’Elena, si trova Mari Pintau. Dal nome suggestivo – “mare dipinto” anche se in origine si chiamava Portu Sa Traia – questa spiaggia dall’acqua che sembra immaginata e raffigurata su tela da un pittore, da qualche tempo offre interessanti servizi che è possibile accompagnare alla classica giornata di mare. A offrirli è lo staff di B-Stone, capitanato da Barbara e Stefano, che gestisce anche il vicino stabilimento di Is Canaleddus e che da quest’anno ha deciso di dare vita anche ad aperitivi con dj set, seguendo un trend sempre più richiesto sulle spiagge della Sardegna.

Oltre al consueto servizio lettini, fondamentali in una spiaggia composta da piccoli ciottoli e offerti al prezzo molto competitivo di 4 euro per l’intera giornata, Barbara ha allestito uno spazio bar-ristorazione pensato per le piccole e grandi pause relax da concedersi durante una giornata di mare. Tappeti, sacchi di iuta adibiti a comodi puff, tavolini e un contesto piacevolmente boehmién diventano la cornice ideale per lunghi aperitivi davanti al tramonto e in compagnia di amici. Il tutto accompagnato da uno spritz, una birra fresca o un calice di vino e magari da un bel tagliere di salumi e formaggi per placare l’appetito.

«Siamo partiti con dj set musicali per accompagnare gli aperitivi del sabato e della domenica – spiega Barbara -. Abbiamo creato uno spazio davanti al mare da godere a pieno fino al tramonto e oltre. Con gli aperitivi in musica vogliamo che la giornata di mare non finisca una volta riconsegnato il lettino, ma prosegua più a lungo. Vogliamo che il nostro sia uno spazio aperto dove ci si può semplicemente godere il mare, bere uno spritz con gli amici o anche solo mangiare un boccone».

Spritz e lettino, abbinamento perfetto per l’estate appena iniziata, che qui a mari Pintau viene proposto in super offerta a 9 euro. Tra i servizi garantiti da B-Stone – oltre al bar fornito di tutto quello che serve, dalla colazione all’aperitivo, passando per il pranzo veloce e i panini – anche i bagni, la cui pulizia è garantita da un operatore sempre presente, e le docce calde per ripulirsi dal sale dopo una giornata di mare.

Ma il punto forte di questo luogo ideato da Barbara e Stefano è lo splendido scenario paesaggistico, che i due hanno voluto in primis ricordare e celebrare con la scelta del nome della propria attività, B-Stone (stone in inglese significa “pietra”) che viene dai ciottoli che ricoprono le spiagge di Mari Pintau e Is Canaleddus. Due piccole oasi un tempo collegate da una vasta pineta che arrivava fino a Kala’e Moru e che fu purtroppo distrutta nel 1968 da un terribile incendio di probabile origine dolosa. Poco lontano dagli unici 4 pini rimasti da quel disastro ambientale B-Stone ha costruito il proprio locale e la piccola pineta rimasta è gestita e curata direttamente dallo staff. Un omaggio alla natura che si ritrova nei colori dello stesso logo di B-Stone, quelli del mare, della terra e della vegetazione. «Ho voluto metterli tutti – spiega Barbara -. Oggi, dopo 50 anni la natura in questi luoghi ha ripreso vigore. Lentischi, olivastri e ginepri sono cresciuti rigogliosi intorno ai nostri 4 pini».

C’è qualcosa di profondamente affascinante nelle storie imprenditoriali che nascono per caso, magari da una semplice chiacchierata tra clienti e si trasformano poi in realtà solide, innovative e trainanti per un intero territorio. È il caso di Sunservice Energie Rinnovabili, un’azienda sarda che da quasi vent’anni trasforma il sole in risparmio, sostenibilità e futuro. La storia inizia oltre 25 anni fa, quando l’attuale fondatore si avvicina al mondo degli impianti fotovoltaici quasi per curiosità, attraverso le prime conoscenze di clienti e consulenti del settore. Quella che poteva sembrare un’opportunità passeggera si rivela invece una vera vocazione. Nel 2006 nasce ufficialmente Sunservice Srl, con l’obiettivo chiaro di portare l’energia solare nelle case dei sardi. L’azienda cresce in parallelo con il boom del Conto Energia tra il 2009 e il 2011, e da semplice realtà locale diventa un punto di riferimento: progettisti, consulenti, installatori – fino a 50 persone compongono il team nei periodi di massimo sviluppo. Ma è l’idea di “casa sostenibile” a fare la vera differenza: Sunservice non si limita più solo a installare pannelli fotovoltaici, ma propone un pacchetto completo per la riqualificazione energetica, unico nel suo genere in Sardegna.

Isolamento, infissi, conversione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento: l’obiettivo è trasformare case a gasolio o metano in abitazioni alimentate esclusivamente da elettricità prodotta in loco. E poi le colonnine per auto elettriche, per trasformare l’abitazione in una vera e propria stazione di ricarica green. È qui che l’azienda sposa il concetto chiave: l’energia elettrica è l’unica risorsa che possiamo autoprodurre. Il risultato? Drastico abbattimento dei costi e delle emissioni di CO₂. Ma non è tutto. Perché Sunservice, oltre a pensare in modo sostenibile, ha saputo anche innovare dal punto di vista economico, abbracciando strumenti alternativi alla finanza tradizionale. Uno su tutti: il circuito Sardex. Un incontro avvenuto nove anni fa cambia il modo di fare impresa. Il fondatore scopre questa “moneta complementare” che consente di scambiare beni e servizi tra aziende locali, senza l’uso dell’euro, ma con un meccanismo di fiducia, reciprocità e sostegno territoriale. Da allora, sono oltre 4 milioni i crediti Sardex movimentati da Sunservice: un dato che parla da sé. Il circuito ha permesso di realizzare progetti importanti per l’azienda. Uno dei casi più significativi è la riqualificazione dell’albergo ristorante “Pensione Pinna” di Castelsardo, avvenuta proprio grazie a un’intuizione nata dentro il circuito. E poi un altro progetto, vicino a Sassari: un impianto fotovoltaico realizzato per l’officina Sarvi Meccanica, specializzata in assistenza per mezzi Iveco. L’ingresso in Sardex ha portato vantaggi concreti e immediati: velocità nei pagamenti, affidabilità nei rapporti commerciali, accesso al credito senza interessi e soprattutto una rete di imprenditori di alta qualità, spesso superiore – per dinamismo e visione – a quella incontrata nei canali tradizionali.

Ma c’è di più: da questo circuito sono nati non solo affari, ma relazioni umane. Collaborazioni che si sono trasformate in amicizie, progetti condivisi che hanno contribuito alla crescita collettiva del territorio. In alcuni casi, Sunservice ha potuto anche monetizzare crediti fiscali derivanti dal Bonus 110%, grazie alla flessibilità offerta dalla piattaforma Sardex: un’opportunità in più per trasformare il valore immobilizzato in liquidità, senza costi né attese estenuanti. E guardando al futuro, la direzione è chiara: integrare Sardex in tutti i progetti commerciali, perché è un’opportunità senza controindicazioni. Oggi Sunservice è molto più di un’azienda: è un esempio concreto di come innovazione, ecologia e finanza etica possano convivere e prosperare. È una vetrina dell’eccellenza sarda, un modello virtuoso da raccontare e, perché no, da imitare.