Coppa dei Campioni 1970: Cagliari-Atletico Madrid, la partita che diventò corrida
Mercoledì 21 ottobre 1970 potrebbe essere ricordata come la rissa del “Sant’Elia”. Un incontro, quello tra Cagliari e Atletico Madrid, iniziato sotto i migliori auspici dell’ospitalità sarda. Sulle prime i rossoblù subirono i falli violenti degli spagnoli, Riva prese calci e pugni. Poi i rossoblù decisero di reagire, e il campo divenne un'arena
Mercoledì 21 ottobre 1970 potrebbe essere ricordata come la rissa del “Sant’Elia”. Un incontro, quello tra Cagliari e Atletico Madrid, iniziato sotto i migliori auspici dell’ospitalità sarda, ha ceduto poi alla tensione e alla violenza sul campo da gioco. Quando i 22 calciatori, guidati dall’arbitro Krnavek, entrano in campo lo spettacolo sugli spalti del Sant’Elia è stupendo, sono presenti oltre 55 mila spettatori, la Coppa dei Campioni, lungamente attesa dai tifosi ritorna a Cagliari dopo un mese.
Ma la festa sugli spalti non rispecchia ciò che accade sul campo, dopo pochi minuti, sotto la pessima direzione dell’arbitro cecoslovacco, Domenghini viene letteralmente abbattuto per ben 2 volte dal libero Ovejero. Da quel momento i colchoneros capiscono che il direttore di gara sembra tollerare i falli violenti e dalle tribune si assiste ad una rissa più che ad una partita. Sulle prime i rossoblù subiscono i falli violenti, Riva riceve calci e pugni, quando si decidono a reagire, più volte il gioco viene fermato per le zuffe che coinvolgono tutti, portieri esclusi.
A causa di questa condotta violenta, raramente sanzionata dall’arbitro, il primo tempo si conclude al 52° minuto. In ogni caso al 40’, dopo un primo tempo dominato dal Cagliari, Riva porta in vantaggio i suoi. Domenghini calcia una punizione perfetta dalla destra, Riva si avventa sulla palla e la schiaccia imparabilmente in rete. Festa sugli spalti, la rissa prosegue. Al 6’ della ripresa, su contropiede di Tomasini, Riva corregge un cross di testa che poi Gori ribadisce al volo in porta, 2 a 0. Scopigno sposta precauzionalmente Cera in qualità di secondo libero per meglio coprire la retroguardia rossoblù, questo però permette all’Atletico di guadagnare metri.
In ogni caso il Cagliari continua a dominare, a metà della ripresa Domenghini parte in contropiede, contrastato riesce comunque a servire Riva che, come un lampo sguscia via ai difensori e si presenta davanti a Rodri. Il portiere ha un attimo di incertezza, ma poi recupera la posizione perché Riva continua ad avanzare, quando il bolide viene liberato dal piede sinistro di “Rombo di tuono”, l’estremo difensore riesce miracolosamente a deviarlo in angolo con la punta del piede. Dall’apoteosi alla beffa, pochi minuti più tardi Garate scatta sulla fascia, giunto sul fondo sguscia via all’incerto Tomasini, Albertosi esce su di lui alla disperata, ma Garate crossa rasoterra e Luis Aragones ha gioco facile a ribadire in rete a porta vuota.
L’incontro si chiude così sul 2 a 1. La difficile gara di ritorno è prevista per il 5 novembre ed il Cagliari dovrà stare attento a non prendere reti per poter accedere ai quarti di finale. In mezzo alcuni impegni, l’incontro di campionato contro l’Inter a San Siro (ultimo canto del cigno Gigi Riva), e la partita della nazionale con l’Austria, marcatore del bomber di Leggiuno sarà un certo Norbert Hof. In quel giorno si consuma il dramma per Riva, il Cagliari senza di lui non regge soprattutto psicologicamente e da quel momento sarà notte fonda.
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