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Sgominata banda dedita allo spaccio di stupefacenti. Sequestrati 5 kg di droga e 7 anfore antiche

Sette persone sono state arrestate questa mattina e ad altrettante è stato notificato l’obbligo di dimora per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I fermi sono avvenuti a Villasor, Decimomannu, San Vito, Assemini, Alghero, Escalaplano e Isili. I provvedimenti sono l’esito di un’indagine scaturita da uno stralcio del procedimento penale per la tentata rapina al Banco di Sardegna avvenuta ad agosto 2016, con i cui organizzatori sono emersi rapporti indiretti da parte di alcuni degli arrestati. L’attività dello spaccio (100 gli episodi documentati), tuttavia, non ha finanziato la rapina. Nel corso dell’indagine, durata 5 mesi, sono stati rinvenuti e sequestrati circa 5 kg tra hashish, marijuana, cocaina e metanfetamina. Il giro d’affari fruttava 100mila euro al mese.

Misura cautelare in carcere per Fois Nicola, 46enne pregiudicato cagliaritano residente a Quartucciu, Littera Massimo, 42 anni pregiudicato cagliaritano residente ad Assemini, Loi Tommaso, pregiudicato 38enne di Lanusei, Mallus Federico, 38enne cagliaritano residente a Decimomannu, Mura Davide, 29 anni cagliaritano residente a Cagliari , pregiudicato, Peddio Giuseppe, 53enne di Uta residente a Villasor, pregiudicato e Pisano Fabio Antonio, cagliaritano 24enne. Obbligo di dimora per Ahmetovic Giango,pregiudicato 43enne di Roma residente nel campo nomadi di Elmas, Fanni Fabrizio, 63enne pregiudicato di San Vito, Locci Claudio, 45enne di Escalaplano, pregiudicato, Meloni Marco, 23enne di Cagliari residente a Decimomannu, Meloni Renzo, cagliaritano pregiudicato 49enne residente a Decimomannu, Meloni Rosaria, 47enne di Alghero, pregiudicata e Pirastu Francesco, 46enne di Assemini, pregiudicato.

Peddio e Loi erano collegati all’organizzazione di una rapina al mercato ortofrutticolo di Sestu, scongiurata dai carabinieri. Nel corso delle perquisizioni a casa di Littera Massimo è rinvenuta una pistola semiautomatica con alcune cartucce provento di furto e 7 anfore risalenti all’epoca tra il III secolo d.C. e l’età tardo antica. È stato arrestato in flagranza di reato. Ahmetovic invece è accusato di ricettazione in ordine al materiale che quest’ultimo aveva rubato presso la società “Srl carrelli”. È inoltre emerso che i fermati stavano progettando l’assalto a furgoni portavalori.

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