Rissa sfiorata nell’assemblea Pd, Pigliaru: “Basta divisioni, in gioco il destino del Pd non delle correnti”
«Serve subito un dibattito ampio, libero e molto partecipato per capire e per agire, e serve ora - ha detto Pigliaru -. Se serve, il mio contributo è a disposizione di chiunque condivida la necessità e l'urgenza di un dibattito sui contenuti (sui contenuti, non sulle persone: questa è la vera urgenza oggi)»
canale WhatsApp
«Ho partecipato a una bellissima manifestazione, il Sardegna Pride. Non ho partecipato, per scelta, all’assemblea regionale del Pd, perché sapevo che si sarebbe risolta in conflitti, contrapposizioni, personalismi, senza alcuno spazio per parlare di problemi reali, di soluzioni, di proposte». A dire la sua sulla turbolenta assemblea del Pd sardo di Abbasanta in cui l’ex governatore Renato Soru e Siro Marroccu sarebbero stati sul punto di venire alle mani, è il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru.
«Chi crede e spera, come me, che il Pd sia molto più e molto meglio di ciò che si è visto nel disastro di Abbasanta, si faccia sentire, ora – prosegue Pigliaru -. Non c’è tempo da perdere. Il Pd si salverà e rimarrà il cuore di una proposta riformista se sarà in grado di aprire un vero, diffuso dibattito per capire come possiamo contrastare il crescente consenso raccolto da forze politiche della destra populista, per lavorare urgentemente sulla nostra proposta politica, su come riprendere il dialogo con chi abbiamo deluso, capendo a fondo le ragioni di quella delusione».
«Dobbiamo farlo, questo dibattito, liberamente, senza schemi e senza schieramenti, lontano dai luoghi formali (Congresso incluso) – continua il governatore – in cui prevalgono sempre logiche di schieramento, conflitti dannosissimi, misurazioni esasperate del peso di ognuno. Qui non sono in gioco i destini di quella o questa corrente, qui è in gioco il Pd, nostro bene comune».
«Serve subito un dibattito ampio, libero e molto partecipato per capire e per agire, e serve ora – conclude Pigliaru -. Se serve, il mio contributo è a disposizione di chiunque condivida la necessità e l’urgenza di un dibattito sui contenuti (sui contenuti, non sulle persone: questa è la vera urgenza oggi)».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Regione, si dimette l’assessore all’Agricoltura GIanfranco Satta

Giunta Todde, l’uscita di scena di Satta apre la contesa tra i Progressisti per il posto vacante.
canale WhatsApp
Regione, si dimette l’assessore all’Agricoltura GIanfranco Satta.
Giunta Todde, l’uscita di scena di Satta apre la contesa tra i Progressisti per il posto vacante.
La giunta Todde vive una nuova fase di tensione politica dopo le dimissioni dell’assessore all’Agricoltura Satta, un passo indietro arrivato dopo la rottura con i Progressisti, che ora rivendicano l’incarico per Francesco Agus. Dopo venti mesi da assessore regionale all’Agricoltura, Gianfranco Satta ha annunciato oggi le sue dimissioni a margine di una conferenza stampa nella sede di Laore, durante la quale ha comunicato lo stato di attuazione del Piano di sviluppo rurale 2014-2022 e ha richiamato l’attenzione sui dati che hanno caratterizzato la sua gestione, tra cui l’affermazione “Abbiamo raggiunto il 98,6 per cento della spesa” e la sottolineatura “Da quando sono qui l’organismo pagatore Argea ha pagato 470 milioni di euro un livello mai raggiunto prima”, elementi centrali per descrivere i risultati ottenuti.
Satta ricopriva la guida dell’assessorato in quota Progressisti, ma da mesi il partito di Massimo Zedda ne chiedeva la sostituzione perché non si sentiva più rappresentato dal consigliere regionale sassarese, una frattura che ha reso inevitabile l’epilogo di oggi e ha aperto una partita politica di rilievo. Adesso la presidente della Regione Alessandra Todde potrebbe a stretto giro nominare al suo posto il capogruppo dei Progressisti nell’Assemblea sarda, France sco Agus, candidato sostenuto con decisione dalla sua area politica e al centro di un confronto che potrebbe ridisegnare gli equilibri interni della maggioranza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

