(VIDEO) Gianni Morandi a Carloforte gareggia a piedi contro un ragazzino in hoverboard

Gianni Morandi è da sempre un grande appassionato di atletica.
73 anni e non sentirli: Gianni Morandi ha “sfidato” un ragazzino di Carloforte, Ismaele, in una gara molto singolare svolta nelle vie del paese. L’attore e cantante di corsa, il giovane tabarchino sopra un hoverboard, una sorta di skateboard elettrico molto in voga tra i più giovani.
Chi ha vinto? Ovviamente entrambi a pari merito, anche se il protagonista della fiction ambientata in Sardegna “L’Isola di Pietro“, ha faticato di più. Faticato si fa per dire, visto che Gianni Morandi è da sempre un grande appassionato di atletica. Il popolare cantante e attore non ha mai smesso di fare le sue corsette quotidiane, motivo per cui anche alla sua età si mantiene giovanissimo.
2 luglio.Chissà cosa c’è nel sacchettino di carta di Ismaele?
Posted by Gianni Morandi on Monday, 2 July 2018
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La Sardegna era uno dei più grandi bacini di argento e piombo dell’Antica Roma

Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l'organizzazione della vita civile e militare.
In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.
Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.
Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.

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