Grave lutto nella politica sarda: si è spento all’età di 76 anni Gesuino Muledda, ex assessore regionale all’Agricoltura dal 1984 al 1989 e negli ultimi anni presidente dei Rossomori. Muledda si trovava ricoverato al Policlinico di Monserrato da qualche giorno per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute.

Pilastro per più di 20 anni prima del Pci e poi del Pds, nel 2004 si iscrive al Psd’Az, partito che lascia nel 2009 quando viene siglata l’alleanza con il centrodestra di Cappellacci. In quegli anni, insieme ad altri sardisti fonda i Rossomori, partito del quale è stato a lungo presidente.

Sui social sono tantissimi i messaggi di cordoglio nei confronti di un personaggio che è stato senz’altro protagonista indiscusso della politica regionale.

La Sardegna rimane al di fuori del quadro europeo, senza alcun rappresentante eletto anche in questa tornata, a causa del significativo divario demografico con la Sicilia, che ha conquistato tutti gli otto seggi della circoscrizione insulare.

Analizzando i seggi assegnati, i Fratelli d’Italia si aggiudicano due seggi con il 21,25% dei voti, nonostante questo rappresenti uno dei risultati territoriali più bassi per il partito di Meloni in queste elezioni europee. Due seggi vanno anche al cartello dei centristi, formato da Forza Italia e Noi Moderati, che si conferma come seconda forza politica nelle due isole con il 20,33% dei voti. Seguono con un eurodeputato ciascuno il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, la Lega e l’Alternativa per la Vie. Il PD si posiziona al terzo posto con il 16,73% dei voti, mentre i Cinque Stelle chiudono al 16,24%, la Lega al 6,99%, i Verdi e Sinistra Italiana al 6,14%.

La situazione numerica è diversa in Sardegna, anche se ai fini della distribuzione dei seggi a Strasburgo contano i voti dell’intera circoscrizione. Tuttavia, in Sardegna, i Fratelli d’Italia e il PD si trovano quasi alla pari, con rispettivamente il 24,77% e il 24,16% dei voti. Seguono il Movimento 5 Stelle con il 16,90%, l’Alternativa per la Vita al 10,05%, Forza Italia al 9,79% e la Lega al 5,55%.