Il 9 luglio si terrà il battesimo del piccolo Louis, l’ultimo nato in casa Windsor ma non saranno i duchi di Sussex Harry e Meghan a fargli da padrino e madrina. Ne è certa la stampa inglese ma lo sono ancora di più i bookmakers che in queste occasioni, come per la nascita dei royal baby, hanno avviato le quotazioni per le scommesse.

Il fortunato padrino o madrina del terzo royal baby non è ancora stato nominato da William e Kate e il nome sarà reso noto il giorno stesso del battesimo, che sarà celebrato dall’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby a Londra alla Royal Chapel di St James’s Palace.

Sembra che tra i più quotati ci siano amici intimi dei duchi di Cambrige o ex collaboratori, come l’ex assistente e bambinaia di William e Harry, Tiggy Pettifer e il segretario privato uscente di William, Miguel Head. Come per gli altri due bambini, George e Charlotte, sembra che William e Kate vogliamo dare spazio ad amici piuttosto che parenti, già legati alla famiglia.

In quota c’è anche la sorellastra di William, Laura Lopes, figlia di Camilla; segue Rebecca Priestley l’ex segretaria privata di Kate, le sorelle della principessa Diana, Lady Jane Fellowes e Lady Sarah McCorquodale. Seguono i fratelli di Kate, Pippa e James Middleton decisamente meno quotati dai bookmakers.

La Corte d’Appello di Cagliari, sezione distaccata di Sassari, segna un nuovo precedente a favore delle vittime del dovere e dei loro familiari. Con la sentenza n. 146/2025, la Sezione Lavoro ha accolto parzialmente l’appello degli eredi del militare Luigi Fiorentino. La Corte ha riformato in parte la sentenza del Tribunale di Tempio Pausania, che aveva già riconosciuto le maggiorazioni degli assegni vitalizi, portandoli a 500 euro mensili. In appello, i giudici hanno esteso i benefici, accertando il diritto della vedova Lorena Guidarini, attualmente residente a La Maddalena (SS), e condannando Il Ministero della Difesa al pagamento di due annualità di pensione di reversibilità per un importo complessivo di circa 50mila euro, e l’esenzione sui farmaci anche in favore dell’orfano Orlando.

Una decisione che rafforza il principio di equiparazione dei diritti tra vittime del dovere e vittime del terrorismo, aprendo la strada a nuovi riconoscimenti sul piano assistenziale ed economico.

La storia – Luigi Fiorentino, nativo di Sarno, ha prestato servizio per oltre trent’anni imbarcato come meccanico e motorista navale su unità di vecchia generazione, esposto per lunghi periodi ad amianto e sostanze cancerogene. È morto a 56 anni, il 29 agosto 2008, per carcinoma gastrico.

Decorato con Croce d’Argento, Croce d’Oro, Medaglia d’Onore e riconoscimenti per lunga navigazione, Fiorentino è stato successivamente riconosciuto vittima del dovere grazie all’azione dell’Osservatorio Nazionale Amianto e dell’avvocato Ezio Bonanni. Tuttavia, secondo la difesa del dell’uomo, i benefici inizialmente erogati dal Ministero della Difesa risultavano inferiori a quanto spettante, rendendo necessario il ricorso alla giustizia.

«Questa sentenza è innovativa – dichiara l’avvocato Ezio Bonanni – perché è un ulteriore passo avanti verso il pieno riconoscimento dei diritti delle vittime del dovere che devono essere equiparate a quelle del terrorismo, e restituisce dignità a una storia segnata da dolore e sacrificio. Luigi Fiorentino ha pagato il suo servizio allo Stato con una malattia devastante e una morte prematura, dopo sofferenze indicibili. Dietro questa vicenda ci sono una moglie e un figlio che, oltre alla perdita, hanno dovuto affrontare per anni una battaglia per vedersi riconosciuti diritti elementari. Lo Stato non può voltarsi dall’altra parte di fronte al sacrificio dei suoi servitori». Intanto proseguono i procedimenti civili per il risarcimento integrale dei danni.