Modifiche al traffico in viale Bonaria: ecco tutti i cambiamenti

In vista della manifestazione religiosa “Sagra estiva di Nostra Signora di Bonaria”, domenica 1 luglio l'area prossima alla Basilica di Bonaria sarà interessata da modifiche alla circolazione veicolare. Tutti i dettagli all'interno dell'articolo
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Domenica 1 luglio cambia il traffico nel viale Bonaria. Limitazioni alla circolazione per la “Sagra estiva di Nostra Signora di Bonaria”. Per consentire lo svolgimento della manifestazione religiosa “Sagra estiva di Nostra Signora di Bonaria”, domenica 1 luglio 2018 l’area prossima alla Basilica di Bonaria sarà interessata da modifiche alla circolazione veicolare.
In particolare:
- dalle 20,30 alle 21,30 divieto di transito (compresi i mezzi pubblici) e sosta (prevista la rimozione forzata), in entrambi i sensi di marcia nel viale Bonaria, tra la strada di accesso all’Oratorio dei Padri Mercedari e l’intersezione viale Bonaria-via Milano-via Ravenna;
- dalle 20,30 alle 21,30 divieto d’accesso nel viale Bonaria, nell’intersezione con il viale Cimitero e nella Bretella da via Bottego, fronte distributore carburanti.
Pertanto, saranno temporaneamente istituite le seguenti deviazioni:
- viale Bonaria, lato RAI-viale Cimitero: obbligo di svolta a sinistra o a destra;
- viale Cimitero-viale Bonaria: obbligo di proseguire diritti per entrambi i sensi di marcia;
- via Bottego-viale Bonaria: obbligo di proseguire diritti;
- via Milano-via Ravenna: obbligo di svolta a destra;
- via Ravenna-via Milano: obbligo di svolta a sinistra;
- Bretella di accesso all’Oratorio dei Padri Mercedari-viale Bonaria: obbligo di svolta a destra.
A voce dell’ordinanza n. 1495 del 28 giugno 2018 a firma del dirigente del Servizio Mobilità, dalle 18,30 si prevede una breve interruzione del traffico veicolare durante il passaggio della processione, nella piazza Bonaria e nelle vie Diaz, Bottego e Bonaria, nelle piazze Amendola e Deffenu, Molo Capitaneria e nella via Cimitero.

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“Il Dono”. A Bono il nuovo murale di Mauro Patta racconta un’antica promessa: sapete quale?

Il volto, scolpito in un’espressione di pacata solennità, è quello di una donna che porta con sé un sapere antico: la custodia delle tradizioni, il rito del tramandare. Ma cosa tiene tra le mani?
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Un gesto semplice, carico di significato, diventa monumento pubblico nell’ultimo murale firmato da Mauro Patta, realizzato nel 2025 a Bono, nel cuore della Sardegna. L’opera, intitolata “Il dono”, si sviluppa su una superficie di 72 metri quadrati, ma ciò che imprime nello sguardo è la sua delicatezza, il suo respiro intimo.
Al centro della composizione, una figura femminile. Il volto, scolpito in un’espressione di pacata solennità, è quello di una donna che porta con sé un sapere antico: la custodia delle tradizioni, il rito del tramandare. Si intuisce che tra le mani – non visibili – regge un cató, dolce tipico della cultura locale, offerto in passato dalla futura suocera alla promessa sposa. Un gesto silenzioso e profondamente simbolico, che parlava di accoglienza, di passaggio, di fiducia.
Il taglio dell’immagine è ravvicinato, quasi cinematografico. Non ci sono sfondi, né oggetti, eppure si avverte la presenza di una casa, di un tempo lento, domestico, carico di memoria. Patta sceglie di raccontare senza parole, affidando al volto e al gesto invisibile la forza evocativa del rito.
“Il dono” non rappresenta soltanto un passaggio tra due donne o tra due famiglie: racconta la trasmissione di un sapere femminile fatto di gesti quotidiani, di cucina e di cura, di attese e intese silenziose. È un sigillo d’amore, impastato di mandorle e zucchero, un augurio delicato ma duraturo, come le tradizioni che sanno rinnovarsi nel tempo.
Con questa nuova opera, Mauro Patta prosegue il suo lavoro di valorizzazione dell’identità sarda attraverso l’arte pubblica, restituendo alle comunità locali i volti e le storie che le abitano. Un ringraziamento speciale è stato rivolto al Sindaco Michele Solinas e a tutta l’amministrazione comunale di Bono, per il sostegno al progetto, e all’intera comunità per la calorosa accoglienza.

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