Cuoca presa in giro avvelena gli ospiti col pesticida: 5 morti e 88 ricoveri

Una 23enne indiana rischia la pena di morte: è accusata di omicidio, tentato omicidio e cospirazione. La donna, derisa per le pietanze cucinate, si è vendicata. Ha poi raccontato di essere vittima di vessazioni psicologiche da almeno due anni, da quando si era sposata
India: organizza una cena per l’inaugurazione della casa nuova e avvelena gli ospiti che l’avevano presa in giro per le sue doti culinarie. La donna, una 23enne, ha deciso di vendicarsi avvelenando gli invitati. Drammatico il bilancio: cinque morti e almeno 88 persone ricoverate dopo essere state intossicate con un pesticida mescolato alle pietanze. La giovane rischia la pena capitale.
Secondo il Daily Mail, Pradnya Survase del villaggio di Mahad, nello Stato di Maharashtra, avrebbe tentato di uccidere anche il marito, le cognate, la suocera e la sorella di sua suocera perché anche loro non avevano apprezzato il cibo da lei cucinato. Survase è accusata di omicidio, tentato omicidio e cospirazione ai sensi del codice penale indiano. Alla polizia la 23enne ha raccontato di essere vittima di vessazioni psicologiche da almeno due anni, da quando si era sposata.

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Poetto, scoperti depositi alimentari abusivi e in condizioni igieniche disastrose: doppio sequestro

I Carabinieri del NAS hanno scoperto due depositi abusivi usati da chioschi del Poetto: alimenti surgelati conservati male, ambienti pieni di polvere, ragnatele e senza aerazione. Scattate sanzioni e sequestri.
Proseguono i controlli estivi del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cagliari, mirati alla tutela della salute pubblica e della sicurezza alimentare nelle zone più frequentate della città. In particolare, lungo il litorale del Poetto, i militari delle Stazioni cittadine, con il supporto del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS), hanno passato al setaccio numerosi esercizi commerciali.
Durante le verifiche, l’attenzione dei Carabinieri del NAS si è concentrata su due depositi alimentari non autorizzati, ricavati all’interno di un unico locale di circa 40 metri quadrati, suddiviso senza alcuna comunicazione preventiva all’autorità sanitaria competente. I magazzini, utilizzati per lo stoccaggio di alimenti destinati a due chioschi in concessione demaniale, sono risultati in gravi condizioni di non conformità igienico-sanitaria.
Tra le irregolarità riscontrate: scaffalature arrugginite, presenza di ragnatele, accumuli di polvere, pareti con intonaci non lavabili, mancanza di aerazione e assenza totale di sistemi per il controllo degli infestanti. All’interno dei locali erano conservati alimenti ittici surgelati e altri prodotti non refrigerati, oltre a materiali destinati al contatto con gli alimenti, tutti in stato non idoneo alla conservazione.
Il responsabile legale delle due società coinvolte, un 49enne residente a Cagliari, è stato individuato come autore delle violazioni amministrative accertate. I militari hanno proceduto al sequestro dei locali e delle derrate alimentari, per un valore complessivo stimato di circa 60.000 euro, notificando le relative prescrizioni all’autorità sanitaria, che valuterà ora eventuali ulteriori provvedimenti.
Le sanzioni amministrative elevate ammontano a 6.000 euro, in riferimento alle violazioni del Decreto Legislativo 193/2007 (mancanza di registrazione, carenze igienico-sanitarie, omessa applicazione del piano HACCP) e del Decreto Legislativo 27/2001, per gravi non conformità.
L’operazione rientra nel più ampio piano di prevenzione e controllo messo in campo con l’arrivo della stagione turistica, per garantire la sicurezza dei consumatori e il rispetto delle normative nel settore alimentare.

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