(VIDEO) Roberto Zanda: “Ecco le mie gambe e le mie mani per tornare a correre”
«Sono a tutti gli effetti autonomo, sia con questa mano, sia con le protesi che mi permetteranno oltre che di camminare, di partecipare a tantissime gare - ha detto Zanda -. Penso di rientrare presto in Sardegna e riprendere gli allenamenti per rientrare nel circuito gare».
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Torna a parlare Roberto Zanda dalla clinica Officina ortopedica Maria Adelaide di Aosta. “Massiccione” ha presentato alla stampa i suoi nuovi arti realizzati dalla clinica piemontese e si è detto pronto a tornare a gareggiare.
«Sono a tutti gli effetti autonomo, sia con questa mano, sia con le protesi che mi permetteranno oltre che di camminare, di partecipare a tantissime gare – ha detto Zanda -. Penso di rientrare presto in Sardegna e riprendere gli allenamenti per rientrare nel circuito gare»
Roberto Zanda in conferenza stampa intervistato da Sky Tg 24#lifewithoutlimitattions #officinaortopedicamariaadelaide #protesibioniche #bionichand
Posted by Officina Ortopedica Maria Adelaide on Wednesday, 13 June 2018
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Cagliari, botte e minacce agli anziani genitori: arrestato

Un giovane di 28 anni è stato arrestato e portato nel carcere di Uta a seguito di una lunga serie di comportamenti violenti nei confronti dei propri genitori.
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Cagliari, botte e minacce agli anziani genitori: arrestato.
Un episodio inquietante ha scosso la città di Cagliari, dove un giovane di 28 anni è stato arrestato e portato nel carcere di Uta a seguito di una lunga serie di comportamenti violenti nei confronti dei propri genitori.
La notizia, emersa nelle ultime ore, ha destato attenzione e preoccupazione tra i cittadini, sottolineando la gravità della violenza domestica anche all’interno delle mura familiari.
Le vittime, due anziani coniugi pensionati, hanno trovato il coraggio di denunciare le ripetute aggressioni fisiche, le minacce e le umiliazioni subite da parte del figlio, un pregiudicato noto per le sue condotte problematiche. Le indagini condotte dai carabinieri, avviate in seguito alla denuncia degli stessi genitori, hanno evidenziato un quadro di violenza domestica allarmante, ritenuto talmente grave da indurre l’autorità giudiziaria a intervenire con una misura restrittiva.
Il giovane, una volta rintracciato, è stato accompagnato presso la caserma dei carabinieri, dove sono state espletate le formalità di rito prima di essere trasferito nel carcere di Uta. In questo momento rimane a disposizione delle autorità, mentre la comunità si interroga su come fenomeni simili possano trovare spazio anche in contesti familiari considerati normalmente sicuri.
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