Assemini: Mario Puddu sarà processato per diffamazione, l’udienza è fissata per l’aprile prossimo

Il portavoce del Movimento 5 Stelle sindaco di Assemini ancora per qualche giorno, insieme alla Vice sindaca Jessica Mostallino e al consigliere comunale Roberto Melis compariranno ad aprile dell'anno prossimo davanti al giudice del tribunale penale di Cagliari per rispondere dell'accusa di diffamazione nei confronti della dipendente comunale Daniela Petricci.
La vicenda è quella nota: Daniela Petricci, ex vice segretaria comunale, aveva accusato il Sindaco di Assemini Mario Puddu, di mobbing per essere stata rimossa dal servizio e di diffamazione. Mentre per la prima accusa, l’inchiesta si era conclusa con l’archiviazione, per la seconda il magistrato inquirente ha ravvisato, nei messaggi contenuti in una chat di whatsapp, tra il sindaco a altri componenti della maggioranza, contenuti offensivi, per tanto il portavoce del Movimento 5 Stelle in Sardegna si dovrà presentare davanti al giudice del Tribunale Penale di Cagliari Giampiero Sanna il 26 aprile del prossimo anno.
Insieme al sindaco saranno processati anche Jessica Mostallino, l’Assessora alla Cultura e il consigliere comunale Roberto Melis. I primi due saranno difesi dall’avvocato Luigi Sanna, mentre Sebastiano Ghigino assumerà la difesa di Melis. La parte civile Daniela Petricci invece è difesa dall’avvocato Carlo Amat. La Vice Sindaca si dice stupita del fatto che sia stata pubblicata la data dell’udienza, «A me non è arrivata ancora nessuna notifica- ha dichiarato la Mostallino-trovo scorretto che i giornalisti vengano a sapere queste informazioni prima degli imputati». Mario Puddu invece, affida il suo sfogo a Facebook, parla di notizia ad orologeria, alludendo al fatto che sia uscita proprio in prossimità delle elezioni, scrive il sindaco: « non dopodomani o tra uno o due mesi, l’udienza è stata fissata ad aprile dell’anno prossimo, una primizia per sciacalli da utilizzare a due giorni dal voto ad Assemini». Puddu si rivolge alla stampa e si chiede se non sarebbe stato più elegante e corretto attendere un paio di giorni e dare la notizia a elezioni concluse. « Di questo processo si sa da tanto tempo – ha affermato il sindaco- ne hanno già parlato ampiamente i giornali, quando hanno archiviato il processo per mobbing, in quell’occasione è stato scritto tante volte che invece le indagini per l’accusa per diffamazione sarebbero proseguite». Il sindaco pentastellato dice di avere le spalle larghe e questa notizia potrebbe rivelarsi un boomerang, e la cronaca politica ha dimostrato che davvero spesso utilizzare queste notizie per battere l’avversario politico è controproducenei. Gli altri candidati sono avvisati.

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