Ricetta. Le ciliegie sotto spirito al fil’e ferru: un classico che non passa mai di moda

Il periodo delle ciliegie è finalmente arrivato: sapevate che in Sardegna ce ne sono ben 25 diverse varietà? Dopo aver gustato quelle fresche, appena colte rigorosamente dagli alberi della nostra terra, vi proponiamo una classica ricetta per conservarle e gustarle anche in altri periodi dell'anno
Con l’arrivo dell’estate iniziano a farsi largo sulle nostre tavole i colori accesi e vivaci della frutta estiva e arrivano anche le ciliegie. Colore rosso intenso e sapore a cui è davvero impossibile resistere. In Sardegna le ciliegie hanno nomi diversi a seconda della subregione storica: cerexia, ceresia, kariasa, ariasa. Tutti nomi che derivano dalla radice greca kérasos.
Nell’isola si trovano zone montuose e collinari con clima particolarmente favorevole alla coltivazione di questo frutto. Alcuni paesi sono diventati il simbolo della produzione sarda di ciliegie: Villacidro, Lanusei, Gadoni, Aritzo, Burcei, Bonarcado, Bonannaro si contendono la paternità della ciliegia più buona e ogni anno festeggiano la raccolta organizzando sagre che attirano migliaia di visitatori. Le ricerche portate avanti dall’azienda sperimentale del CNR (Centro Nazionale di Ricerca) a Nuraxinieddu (Or) e dall’Ispa (Istituto di scienze delle produzioni alimentari, sezione di Sassari) hanno portato alla luce ben 25 diverse varietà di ciliegie sarde.
Ricetta: come fare le ciliegie sotto spirito
Le ciliegie sotto spirito sono deliziose e facilissime da preparare. Pochissimo impegno durante l’estate e per tutto l’anno si potrà preparare in due minuti un dessert originale e vintage! Le ciliegie sotto spirito sono perfette anche per arricchire i dolci e decorare i cocktail, rendendo tutto più speciale. Insomma, conservarle così ha un rapporto costi – benefici altissimo. Per preparare le ciliegie sotto spirito basta avere a disposizione frutti grandi e sodi, grappa o alcool e volendo un po’ di zucchero. Il procedimento è facilissimo: l’ingrediente fondamentale è il tempo che fa sì che tutti i sapori si fondano in un insieme delizioso!
Questa che vi proponiamo è una ricetta tradizionale sarda che prevede l’uso della tipica acquavite sarda, il filu ‘e ferru, ma al suo posto si può comunque usare un’altra grappa bianca di buona qualità.
• Ciliegie grandi e sode (come le Barracocca o Furistera): 1 kg
• Grappa bianca di vinacce (come il filu ‘e ferru): 1 litro
• Zucchero: 1 cucchiaio a vasetto (facoltativo)
• Vasetti di vetro per conserve sterilizzati
• 2 mesi di pazienza
Procedimento:

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