Disabilità e diritto alla mobilità: gli autobus Ctm saranno accessibili a tutti. Via anche le barriere architettoniche su strada
L'intera flotta degli autobus del Ctm e tutte le fermate saranno presto accessibili alle persone con difficoltà motorie e ai disabili. Dal Comune anche l'impegno ad abbattere le barriere architettoniche presenti in molte parti della città.
Il trasporto urbano di Cagliari viene incontro alle esigenze delle persone con disabilità motorie. Il presidente del Ctm Roberto Murru, intervenendo all’incontro sul diritto alla mobilità dei disabili organizzato dalla commissione Politiche sociali del Comune di Cagliari, ha annunciato un’importante novità: la gara per l’acquisto di 60 nuovi bus – di cui 15 elettrici – che saranno accessibili al 100%.
«L’obiettivo – sottolinea Murru – è arrivare ad avere un’intera flotta di autobus priva di barriere architettoniche». E anche le fermate ovviamente dovranno essere percorribili e compatibili con la pedana presente all’interno della vettura. Per ora ci sono solo 50 fermate Ctm idonee ai portatori di disabilità motorie ma, assicura Murru, presto diventeranno la totalità. Secondo il codice della strada, il gradino della fermata deve essere alto almeno 20 cm in modo tale da permettere alla pedana del pullman di poggiarvisi perfettamente. Un gradino basso, al contrario, renderebbe l’ingresso della persona con disabilità alquanto complicato. L’altra novità sarà il potenziamento delle navette Amico Bus.
Altro problema, che ormai a Cagliari si trascina da anni senza che apparentemente venga posto rimedio, è quello delle tante, troppe barriere architettoniche. Marciapiedi pieni di ostacoli, disastrati, con pochi scivoli. La riqualificazione di parti della città, ultimamente, è accompagnata anche dal rifacimento dei marciapiedi e questo porterà indubbiamente benefici anche a chi ha difficoltà motorie. Ma molto resta ancora da fare. Su questo punto, sia il sindaco Massimo Zedda che l’assessora alla Mobilità con deroga ad interim ai Lavori pubblici, Luisa Anna Marras, convergono sul fatto che occorra agire per abbattere le barriere: «La rimozione degli ostacoli fisici è quanto mai urgente – ha dichiarato Zedda – In città, ad esempio, ci sono pali posizionati su marciapiedi un tempo percorribili ma che ora, per via di questa ostruzione, rappresentano una barriera architettonica a tutti gli effetti. Questi dovranno essere spostati».
Zedda ha anche ribadito con fermezza la volontà di far condurre un’ispezione verso quei tassisti che, tramite bando comunale del 2006, ricevettero la licenza per l’acquisto di taxi accessibili ai disabili. Quelle vetture, ha ricordato il primo cittadino, non sono mai state acquistate. Si procederà, dunque, a verificare che fine abbiano fatto queste licenze. L’obiettivo è far sì che anche tutti i taxi possano essere accessibili.
All’incontro, al quale è intervenuto anche il presidente della commissione Mobilità e consigliere comunale Fabrizio Marcello, erano presenti, oltre al vice sindaco della Città metropolitana Fabrizio Rodin, alcune associazioni di persone affette da disabilità di vario tipo. Alessandro Dessì, ingegnere presidente dell’Ente nazionale sordi, ha preso la parola per chiedere che gli autobus del Ctm si dotino di un monitor al proprio interno che avvisi in forma scritta gli utenti affetti da sordità in caso di eventuali variazioni o comunicazioni del conducente.
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