(VIDEO) Zio “Peppineddu”: “Clooney ha comprato tre formaggi e mi ha lasciato una bella mancia”

Una bellissima intervista di Guido Piga a Zio Peppino fadda, l'uomo di Padru da cui è andato a comprare il formaggio George Clooney.
Una forma di pecorino giovane, una di semistagionato e una di pecorino molto stagionato. È questo il “carrello della spesa” che George Clooney ha composto dal rivenditore ambulante Zio Peppino Fadda di Padru. A raccontarlo è lo stesso “Peppineddu”, intervistato in esclusiva dal giornalista gallurese Guido Piga. La storia dell’acquisto informale di Clooney è stata raccontata da un reportage fotografico del Daily Mail che ha fatto il giro del mondo.
«George Clooney è “amantioso” del formaggio – racconta Zio Peppino Fadda -. Parlava in italiano, una persona giovane, umile e umana. È probabile che mi proponga di diventare attore per il suo film a Olbia – ha aggiunto – sono stato in mezzo anche ad altri film come comparsa con Luca Zingaretti, Dalila Di Lazzaro. Speriamo di restare amici».
“George Clooney ha comprato una forma di pecorino giovane, una mezza stagionata e una vecchia. E mi ha proposto di diventare attore per il suo film a Olbia”.Ecco l’intervista a zio Peppino Fadda, “Peppineddu”, di Padru, il pastore che a Puntaldia ha venduto il formaggio all’attore.
Posted by Guido Piga on Sunday, 27 May 2018
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La Sardegna era uno dei più grandi bacini di argento e piombo dell’Antica Roma

Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l'organizzazione della vita civile e militare.
In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.
Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.
Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.

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