L’eredità lasciata a Berlusconi? Ennesima bufala online

Ennesima bufala online. Questa volta la faccenda si era fatta seria, con un'eredità da 3 milioni di euro e un destinatario speciale, Silvio Berlusconi. Ma la notizia a quanto pare era falsa.
Era stata resa nota dall’avvocato Andrea Ferrari e rilanciata da alcune agenzie di stampa nazionali e ripresa da diversi siti ma la notizia era completamente falsa, insomma una bufala. L’eredità da 3 milioni di euro che una anziana signora di L’Aquila avrebbe lasciato a Silvio Berlusconi non esisterebbe, né esisterebbe – come riporta il Corriere della Sera – l’anziana signora «venuta a mancare circa venti giorni fa, nubile e senza figli, proprietaria di ben 3 immobili, diversi terreni e due conti correnti».
A scovare la fake news sono stati il blogger David Puente, cacciatore di bufale, e il giornalista Paolo Beltramin, il quale sempre sul Corriere attribuisce la bufala alla fantomatica F.I.R., fondazione italiana risparmiatori, definendola «la fabbrica italiana delle fake news». Dopo qualche ricerca sul web, infatti, Beltramin spiega che la Fir non compare fra le fondazioni lombarde e non ha né codice fiscale né partita iva; il sito web inoltre sarebbe stato registrato quattro mesi fa in Repubblica Ceca. Ma c’è di più, sempre nel sito della Fir fra i contatti compaiono un indirizzo (fittizio, ndr) e un numero di cellulare, lo stesso dell’avvocato Ferrari, avvocato che – secondo il cacciatore di bufale – è comparso in passato come avvocato di diverse altre anziane che avrebbero lasciato eredità a cani e gatti.
Beltramin, inoltre, avrebbe telefonato al numero in questione qualche giorno fa e avrebbe risposto un tale Andrea Rossi, avvocato anche lui che avrebbe promesso di spedire via mail al giornalista carta d’identità, atto fondativo e statuto della fondazione, riferimenti dei notai coinvolti. Ma, dice Beltramin, li stanno ancora aspettando.

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Cagliari, confermato l’annegamento di Marco Olla, il 16enne trovato senza vita a Sant’Elia

Il ragazzo aveva partecipato a una festa sulla spiaggia con altri giovani. Alcuni testimoni lo avrebbero visto entrare in mare: qualcuno avrebbe tentato di fermarlo, ma senza insistere. Non è chiaro perché nessuno abbia dato l’allarme.
L’autopsia ha confermato che Mariano Olla, il 16enne trovato senza vita sabato mattina nelle acque di Sant’Elia a Cagliari, è morto per annegamento. Nei polmoni è stata trovata acqua, senza segni di violenza sul corpo.
Il ragazzo aveva partecipato a una festa sulla spiaggia con altri giovani. Come riportato da Ansa, alcuni testimoni lo avrebbero visto entrare in mare: qualcuno avrebbe tentato di fermarlo, ma senza insistere. Non è chiaro perché nessuno abbia dato l’allarme.
La Procura ha aperto un’inchiesta per omissione di soccorso. In corso accertamenti su eventuale uso di alcol o droghe, e si cercano video utili a chiarire l’accaduto.

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