Giro d’Italia: Chris Froome è il re dello Zoncolan, crisi nera per Fabio Aru che esce di classifica

Il ciclista della Sky trionfa nella tappa regina di questo Giro d'Italia e rientra nella generale, ora è quinto. Bene anche la maglia Rosa Simon Yates che arriva alle spalle del connazionale. Male invece Fabio Aru che arriva con più di due minuti di ritardo dal vincitore
Il re dello Zoncolan è Chris Froome. Ma la salita più dura d’Europa, così come è stata eletta dagli stessi ciclisti, ha sancito le gerarchie di questo Giro d’Italia. Yates ha sulle spalle una Maglia Rosa sempre più solida mentre il “mostro” come viene chiamato lo Zoncolan ha respinto in maniera definitiva Fabio Aru, arrivato a 2 minuti e 23 secondi dal vincitore della Sky e uscito dai primi 10 della classifica.
La tappa
La 14esima tappa di questo Giro d’Italia è stata definita fin dal via a Gerusalemme come la giornata tra le più decisive di questa corsa rosa. Quasi 200 km da San Vito al Tagliamento fino al Monte Zoncolan con un dislivello generale vicino ai 6mila metri. Come da previsioni pronti via e in molti cercano la fuga ma il gruppo guidato dalla Mitchelton-Scott di Simon Yates tiene sotto controllo i coraggiosi di giornata perché il britannico, come anticipato prima della partenza, ha intenzione di vincere sullo Zoncolan e staccare ulteriormente Dumoulin. E non a caso gli ultimi della fuga, Conti e Barbin, vengono ripresi dal gruppo dei migliori sulle prime rampe della salita finale e da lì in poi è iniziato lo show di Chris Froome. E dire che dopo la caduta nel riscaldamento prima della cronometro di Gerusalemme e dopo le difficoltà sull’Etna e sul Gran Sasso in molti avevano ipotizzato anche un ritiro per il vincitore del Tour de France e invece il ciclista della Sky è tornato a “frullare” come un tempo ed è andato a prendersi la vittoria di tappa staccando tutti. Secondo uno splendido Yates che ha gestito al meglio la salita e ha guadagnato su tutti i diretti avversari. Terzo Pozzovivo mentre Dumoulin perde 43 secondi dalla Maglia Rosa. In ritardo tra i primi 10 della generale anche Carapaz, Pinot e Bennett. Tutti però hanno chiuso davanti a Fabio Aru che ha chiuso la tappa dello Zoncolan 17esimo.
La tappa di Fabio Aru
Aru è parso teso in vista di questo arrivo sullo Zoncolan fino dal foglio firma: «Altri hanno prestazioni migliori delle mie in questo Giro d’Italia ma proverò comunque a dare il meglio di me». E Fabio in effetti ha dato come al solito tutto se stesso per rimanere attaccato ai migliori ma perdere poco non è stato semplice anche perché il sardo ha perso le ruote dei suoi avversari a circa sei chilometri dall’arrivo. Un’enormità su una salita con pendenza media del 12% e punte massime superiori al 22%. Questa nuova debacle allontana definitivamente il Cavaliere dei Quattro Mori dai sogni di podio. Ora il sardo dovrà ritrovare le forze necessarie per ritornare nei migliori 10 di questo Giro d’Italia e chissà togliersi una soddisfazione con una vittoria di tappa.
Domani ancora salita
Per Aru l’opportunità di un piccolo riscatto potrebbe essere già la tappa di domani, da Tolmezzo a Sappada per 176km con quattro diversi Gran Premi della Montagna. Certo è difficile che le gambe del sardo tornino quelle di un tempo dopo la fatica patita per scalare lo Zoncolan. Per quanto riguarda la classifica generale del Giro d’Italia primo come detto Yates seguito a 1’24” da Dumoulin, terzo e primo italiano Pozzovivo a 1’37” poi Pinot, Froome che con questa prestazione sulla salita più dura del Giro rientra definitivamente in classifica anche se è attardato ancora 3’10” da Yates. Aru è 13esimo a 5′ e 33″.

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