Marina Militare: la nave San Marco in sosta al porto di Cagliari. Dal 18 al 21 maggio l’unità anfibia sarà disponibile per le visite a bordo. La nave, dopo aver preso parte alla fase iniziale della Mare Aperto 2018, esercitazione che si sta svolgendo nel Mediterraneo Centrale e che vede anche la partecipazione delle componenti di altre forze nazionali e Nato, con lo scopo di favorire il processo di integrazione necessario per assicurare la difesa degli interessi nazionali, sarà aperta per le visite a bordo.

Nave San Marco, seconda delle tre navi Anfibie della Marina Militare, è stata varata nei Cantieri di Riva Trigoso (Genova) il 10 ottobre 1987 e consegnata alla Marina Militare il 18 marzo 1989. La bandiera di combattimento, consegnata all’unità il 09 Maggio 1990 a Venezia, è insignita della medaglia d’oro per la Sanità, in seguito ai soccorsi umanitari forniti alla Romania durante l’insurrezione del 1994 che vide la caduta del dittatore Ceaucescu. Il motto dell’unità è “Ti con nu, nu con ti” (“Tu con noi, noi con te”), tratto dal Giuramento di Perasto (Montenegro) e pronunciato dal capitano veneziano Conte Viscovich il 23 Agosto 1797, quale estremo atto di fedeltà alla Repubblica di Venezia, dopo la caduta dell’ultimo territorio rimasto fedele alla Serenissima in mano francese.

Nave San Marco ormeggerà presso la banchina Ichnusa nel porto di Cagliari e sarà accessibile per le visite a bordo nelle seguenti modalità:

Si stringevano uno all’altro per scaldarsi e farsi coraggio. È così che due cuccioli, un maschietto e una femminuccia di appena due o tre mesi, sono stati trovati nei giorni scorsi tra i rifiuti a Torre delle Stelle, nel territorio del Cagliaritano. Un’immagine che ha commosso e indignato i volontari del rifugio “Amico Mio”, che li hanno subito accolti e messi in salvo.

«Quando abbiamo visto le loro condizioni, non ci abbiamo pensato due volte — raccontano le volontarie —. Abbiamo dato subito la disponibilità per accoglierli, perché nessuno dovrebbe vivere così, patendo fame, sete e solitudine».

I piccoli, spaventati ma in buone condizioni fisiche, sono ora al sicuro nella struttura, dove riceveranno cure, attenzioni e affetto. «Da oggi il loro incubo è finito — aggiungono le volontarie —. Hanno già una cuccia calda, del cibo e le nostre mani pronte ad accarezzarli. Faremo presto amicizia, come succede sempre con chi finalmente si sente amato».

I due fratellini, di futura taglia piccola, rappresentano l’ennesima storia di abbandono che trova però un lieto fine grazie alla rete di segnalazioni e all’impegno dei cittadini sensibili. Il rifugio invita chiunque voglia dare una mano o offrire una casa ai cuccioli a contattare il numero 338 5487889 o visitare il sito www.associazioneamicomio.it.