La Fiera di Cagliari si ravviva con una serie di eventi musicali previsti per l’estate 2018 con l’allestimento di un unico palcoscenico. Lo prevede il protocollo di collaborazione tra il Comune di Cagliari e il Centro Sevizi per le Imprese (CSPI) della Camera di Commercio. L’accordo è stato siglato a seguito del protocollo d’intesa del 2017 tra Comune, Regione, Città Metropolitana, Camera di Commercio e Autorità portuale nell’ottica del rilancio e della riqualificazione del polo fieristico anche in chiave di attrazione turistica. L’obbiettivo è quello di far vivere la Fiera ai cittadini durante tutto l’anno.

Si torna a casa, dunque. Si parte l’11 giugno con il tanto atteso concerto di Nicky Jam. Il 27 luglio, invece, ci saranno Francesco Renga, Nek e Max Pezzali. Il calendario, che sarà pubblicato più avanti, più avanti, prevede anche la presenza dei Negrita, Beppe Grillo, Caparezza e tanti altri. Per ora l’Arena Grandi Eventi non sarà più disponibile per eventi musicali, ma non sarà abbandonata: ospiterà comunque eventi di altro tipo.

A breve verrà predisposto un bando per finanziare un massimo di 24 eventi alla Fiera per un importo di 4mila euro ciascuno. Il Comune si impegna, tra le altre cose, a mettere a disposizione una tribuna da circa 1182 posti, mentre il CSPI garantirà, tra l’altro, l’allestimento di un teatro modulare con 24mila posti, un palco adibito a tribuna con 1300 sedie per disabili e i loro accompagnatori, 1300 sedie per l’ulteriore allestimento della platea.

Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti, oltre al sindaco Massimo Zedda e l’assessore alla Cultura Paolo Frau, anche il presidente della Camera di Commercio Maurizio De Pascale, il presidente del Centro Servizi Promozionali per le Imprese Gian Luigi Molinari, Simonetta Oddo Casano, direttore generale del Centro Servizi Promozionali per le Imprese e Alessandro Cossa, dirigente del servizio Cultura del Comune di Cagliari.

C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.

Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.

Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.

Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.

Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.

Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.