Un variopinta festa multiculturale che ha riunito tante nazionalità nel segno della fratellanza tra i popoli. Un tripudio di colori, dalle bandiere ai costumi tradizionali dei tanti Paesi del mondo rappresentati ieri pomeriggio alla prima edizione della “Festa multietnica” svoltasi a Cagliari al parco di Monte Claro sulla scia di Etnika, manifestazione del tutto simile che, per via delle scarse risorse finanziarie a disposizione, ha “chiuso i battenti” già da qualche anno.

La Festa multietnica, organizzata dal gruppo Diaspora con il patrocinio della Città metropolitana di Cagliari e la collaborazione di Pro Service spa, ha permesso ai tantissimi cagliaritani presenti nonostante il forte vento di maestrale, di poter conoscere le varie tradizioni e culture. «Questa è l’Italia che ci piace – ha detto lo speaker dal palco – L’Italia che accoglie e considera le persone che vengono da fuori come fratelli».  Sei ore di musiche, canti e balli tradizionali hanno animato il parco dalle 15 alle 21. Presenti anche numerosi gazebo con cibi e bevande di 31 nazioni tra cui Senegal, Marocco, India, Ucraina, Cuba, Brasile, Libano, Palestina, Repubblica Dominicana, Argentina, Corno D’Africa, Kurdistan e tanti altri ancora.

I più piccoli si sono divertiti grazie alle attività ludiche “Giochi dal mondo”, coordinate da Mamadou Mbengas. La serata si è conclusa con l’esibizione del gruppo Afro-reggae sardo Momar Gueye & Zaman

Un grave incendio ha colpito nella serata di ieri un pinneto storico in località Masongiu, nelle campagne di Marrubiu, considerato tra i più grandi della Sardegna. L’allarme è scattato intorno alle 18:30 e ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco di Oristano, impegnati per circa due ore con squadre, autobotti e autoscala per domare le fiamme.

Fortunatamente non si registrano feriti, poiché la struttura era disabitata al momento del rogo. Le cause dell’incendio restano ancora ignote e sono in corso accertamenti da parte delle forze dell’ordine.

Grande il rammarico per la perdita di un importante simbolo sardo.