Si è tenuta ieri in diretta da Lisbona in Portogallo la finale dell’Eurovision Song Contest 2018, la manifestazione canora che coinvolge 42 paesi europei più l’Australia.

Nato nel 1953 come “Eurofestival” e arrivato alla sua 63esima edizione, l’Eurovision ha visto quest’anno il trionfo della cantante pop israeliana Netta Barzilai con la canzone “Toy”. Al quinto posto, quasi inaspettatamente si sono posizionati Ermal Meta e Fabrizio Moro con la canzone  “Non mi avete fatto niente”. Con la vittoria di Netta Barzilai la finale dell’Eurovision si sposta quindi l’anno prossimo in Israele. L’anno scorso, infatti, la vittoria era andata al cantante portoghese Salvador Sobral con la canzone “Amar pelos dois”.

Seguitissimo in tutti i paesi che partecipano alla competizione canora, l’Eurovision prevede che 5 paesi accedano di diritto alla finale senza passare per fasi intermedie di selezione. Tra questi c’è l’Italia per la quale, secondo il regolamento, partecipa il vincitore del Festival di Sanremo.

foto Rockol

Quella del 2018 è stata una finale movimentata con l’irruzione sul palco di uno squilibrato che ha interrotto l’esibizione della cantante inglese SuRie. L’uomo ha strappato il microfono alla cantante ma è stato subito fermato e portato via.

Il presidente del Cagliari Calcio Tommaso Giulini ha voluto congratularsi in modo speciale con il portiere Elia Caprile, autore di una prestazione decisiva nella vittoria contro il Como 1907. «Finalmente ti hanno dato il premio di MVP», ha scritto su X Giulini, «lo meritavi da tempo ma sembrava non volessero mai dartelo… Complimenti per tutto ciò che stai facendo nel tuo percorso e insieme a noi, Elia!».

Un riconoscimento arrivato con un po’ di attesa: il presidente suggerisce infatti che Caprile stesse da tempo offrendo prestazioni degne dell’MVP, ma che per vari motivi tale premio non fosse ancora arrivato. Ora, con questo trofeo, la società e l’atleta possono festeggiare un traguardo atteso e meritato.

Questo momento segna non solo l’ottimo stato di forma del giocatore, ma anche la fiducia del club nei suoi confronti: un segnale importante nel contesto della stagione del Cagliari. Caprile, dal canto suo, risponde con concretezza in campo e ora con un riconoscimento che rafforza la sua reputazione.