Giro d’Italia: ottava tappa sotto il diluvio a Carapaz, Fabio Aru con tutti i migliori

Nell'ottava tappa del Giro d'Italia con l'arrivo in salita al santuario di Montevergine trionfa l'ecuadoregno Carapaz, che indossa anche la Maglia Bianca. Bene Fabio Aru che sotto il diluvio è parso in crescita e a chiuso con i migliori
Al santuario di Montevergine nell’ottava tappa del Giro d’Italia 101 vince l’ecuadoregno della Movistar Richard Carapaz. La maglia bianca di miglior giovane trova così la prima vittoria nella storia del Giro per un corridore dell’Ecuador. Il ciclista della squadra guidata da Eusebio Unzué è andato a riprendere la fuga di giornata con uno scatto negli ultimi due chilometri della salita finale. Carapaz ha sfruttato anche il tatticismo del gruppo dei migliori che in vista della forte pioggia e dell’arrivo in quota sul Gran Sasso di domani non hanno voluto rischiare. La volata dei migliori è stata poi regolata dall’italiano Formolo. Attento Fabio Aru, arrivato 20esimo, parso in continua crescita che ha chiuso la tappa con i diretti rivali per la classifica generale.
La tappa
Ottava tappa del Giro d’Italia 101, da Praia a Mare a Montevergine di 209 km, caratterizzata da una lunga fuga di sette uomini e influenzata negli ultimi 30 chilometri da una fitta pioggia. Nella salita finale, di 16 chilometri e con una pendenza media del 5% e una massima del 10%, il più attivo è stato Koen Bouwman che è stato ripreso dal vincitore Carapaz solo negli ultimi mille e cinquecento metri. Finale di tappa epico con gli ultimi minuti di gara condizionati da una fortissima pioggia che ha limitato la voglia di uscire dal gruppo per i migliori.
La giornata di Fabio Aru
Fabio Aru lo ha ripetuto anche all’inizio della tappa: «Il Giro è ancora molto lungo, bisogna prestare attenzione ogni giorno». Profetico il ciclista sardo che in un finale nervoso per le condizioni climatiche è stato bravo a rimanere davanti con i migliori ed evitare cadute ed inconvenienti. Cadute che invece continuano a condizionare il Giro d’Italia di Chris Froome. In uno dei 18 tornanti verso Montevergine il ciclista del Team Sky è scivolato sbattendo in maniera violenta il fianco destro, già lesionato nello scivolone patito nella ricognizione prima della cronometro di Gerusalemme che ha aperto questo Giro. Il britannico comunque è riuscito a rientrare in gruppo senza perdere ulteriori secondi in classifica. Domani sul Gran Sasso si vedrà se la nuova caduta ha lasciato ulteriori strascichi sulla condizione già non al massimo del ciclista campione uscente al Tour de France.
Classifica e tappa di domani
Classifica che resta praticamente invariata dopo l’arrivo di Montevergine. La Maglia Rosa resta sulle spalle di Yates, che alla fine della tappa ha preannunciato battaglia: «Credo di poter vincere questo Giro d’Italia e domani sul Gran Sasso attaccherò». Grazie al terzo posto e ai relativi abbuoni il francese Pinot scavalca Pozzovivo al quarto posto nella generale. Fabio Aru invece scende all’undicesimo posto nella generale ma resta invariato il suo ritardo dalla Maglia Rosa. Domani arrivo a Campo Imperatore dopo 225 km con partenza da Pesco Sannita. Tre i GPM di giornata, si inizia sul Roccaraso per affrontare poi la salita di Calascio prima del gran finale sul Gran Sasso. Sarà salita vera e si preannuncia lotta aperta per la Maglia Rosa.

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