Il Campus universitario diverrà presto una realtà. Dalle parole ai fatti, insomma. È stato presentato questa mattina alla presenza del presidente dell’Ersu Michele Camoglio, del governatore Francesco Pigliaru, del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, del rettore dell’Università Maria Del Zompo, degli assessori regionali alla Pubblica Istruzione e al Bilancio Giuseppe Dessena e Raffarele Paci, il programma di lavori per la realizzazione della Residenza per studenti, il cui primo lotto partirà ai primi di settembre di quest’anno e dovrebbe durare circa un anno e mezzo. Il Campus, in pieno stile americano, ospiterà alloggi per studenti, aree comuni, parcheggi e altre opere accessorie.

Sorgerà presso l’ex Sem molini sardi, in viale La Playa, area che collega il porto al parco ferroviario. L’importo dell’appalto è di 35 milioni di euro. Il piano, indetto a seguito di una gara indetta dall’Ersu, si colloca all’interno del primo intervento di riqualificazione urbano. Grazie al primo lotto sorgerà un edificio di 8 piani con terrazza, spazi per il relax, lo studio e la preparazione dei pasti. Prevista anche una nuova piazza. Il Campus sarà così strutturato: 4200 mq per servizi per la residenza, 1189 mq per servizi culturali didattici, 1509 mq per servizi ricreativi, 878 mq per servizi di supporto. Ci saranno 240 posti letto, 98 in alloggi singoli e 142 doppi , oltre a 20 alloggi per disabili.

I tre lotti successivi prevedono mensa, palestra, impianti sportivi, arredo della piazza e la demolizione dell’edificio ex Sem molini sardi.Verranno inoltre realizzati un auditorium, una biblioteca, un archivio, e il completamento dell’info point su viale La Playa. Il vecchio silos sarà trasformato in centro culturale. Nel progetto è prevista anche la realizzazione del parcheggio interrato disposto su due piani per 383 posti auto. La zona è ben servita dai mezzi di trasporto pubblico e verrà realizzata anche una pista ciclabile. Per il secondo lotto l’Ersu attingerà dai 25 milioni di euro del project financing.

Una passeggiata come tante nella caletta di Capo Pecora si è trasformata in un salvataggio eroico che ha commosso l’Italia intera. Protagonisti un bambino e suo padre, che hanno trovato una tartaruga marina intrappolata in una fune legata alla pinna, vittima dell’inquinamento umano.

Il piccolo, vedendo l’animale soffrire, ha subito chiesto al padre di chiamare la Capitaneria di porto, ma il telefono non aveva campo. Senza esitazione, il bambino ha tagliato la corda e preso in braccio la tartaruga, camminando a lungo verso un punto di mare pulito e calmo. La tartaruga, apparentemente consapevole delle buone intenzioni, non si è dimenata e alla fine è stata rimessa in acqua, nuotando verso il largo. Il pianto iniziale del bambino si è trasformato in gioia, mentre la tartaruga riprendeva la sua libertà.

Le immagini del salvataggio, diffuse sui social, hanno rapidamente fatto il giro del web, trasformando i due protagonisti in veri e propri eroi del giorno per la sensibilità ambientale. Un gesto che ricorda quanto l’inquinamento rappresenti una minaccia costante per la fauna marina e sottolinea l’importanza di educare i più giovani al rispetto della natura.

Papà e figlio hanno mostrato con semplicità quanto un piccolo atto di coraggio e attenzione possa fare la differenza, diventando una lezione di vita sulla cura e la tutela dell’ambiente.