Cagliari, tante colpe, ma quanti “sVARioni” arbitrali: senza errori salvezza decisamente più vicina

La scelta di Di Bello di non ricorrere al VAR in alcune situazioni di gioco durante Cagliari-Roma ha riacceso le polemiche tra i tifosi rossoblu, ancora scottati dal gol annullato a Sau contro il Bologna e dal mani di Bernardeschi con la Juventus alla Sardegna Arena.
La partita persa per 1-0 contro la Roma ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi del Cagliari. La squadra rispetto al recente passato ha lottato e con il cuore è rimasta appesa fino alla fine alla speranza di portare a casa almeno un punto che sarebbe stato fondamentale in ottica salvezza. Non sono mancati però gli errori da parte dei rossoblu, specie sotto porta, perché sia chiaro se la voglia è stata diversa se paragonata alle sfide con il Bologna o con l’Inter a San Siro, il gioco dei sardi in questa stagione non è stato quasi mai all’altezza delle aspettative.
A far discutere però non sono solo gli errori degli attaccanti del Cagliari all’indomani della partita contro la Roma che ha relegato i rossoblu al terzultimo posto e avvicinato lo spettro della retrocessione in Serie B. Come già anticipato dal Direttore Generale Mario Passetti in sala stampa nei minuti dopo la partita con i giallorossi il Cagliari quest’anno è stato penalizzato nei momenti chiave della stagione da alcuni errori arbitrali. Pensiamo per esempio alla sfida con la Juventus, al gol di Sau con il Bologna o al fallo di Kolarov su Farias. La domanda di Passetti è: «Perché se in Serie A utilizziamo una tecnologia così innovativa come la VAR nei casi dubbi a nostro sfavore non è stata sempre utilizzata?». Rivediamo nel dettaglio i casi che stanno facendo maggiormente discutere i tifosi rossoblu e cosa sarebbe cambiato in classifica.
Innanzitutto va detto che le difficoltà di questa stagione non possono essere nascoste da alcune scelte arbitrali. Il Cagliari ha faticato a esprimere un proprio gioco e a volte è mancato anche il cuore. Non si capisce, infatti, come una squadra che fa le proprie migliori prestazioni in campionato contro Inter (in casa), Juventus e Roma possa crollare senza lottare come contro la Sampdoria. Per citare una sfida recente. Inoltre i rossoblu spesso hanno avuto un approccio completamente sbagliato al match. Per 11 volte hanno subito un gol nei primi 15 minuti (quattro volte nelle ultime cinque partite).
Partiamo dicendo che forse la partita con la Roma, rispetto alle altre già citate con Bologna e Juve, è quella dove l’arbitro ha sbagliato meno. Nell’azione dell’intervento di Kolarov su Farias guardando le immagini a rallentatore è evidente che il difensore giallorosso arrivi per primo sulla palla spedendo in calcio d’angolo. L’arbitro Di Bello indica immediatamente il corner e non avendo espresso dubbi in casi come questo è difficile che la VAR intervenga. Più complessa l’azione di gioco nel finale tra Gerson e Deiola. Qui non si capisce bene chi ostacoli chi. Non c’è però un errore evidente dell’arbitro e anche in questo caso è difficile che si vada a chiamare la VAR.
Discorso totalmente diverso in Cagliari-Bologna. Sau in qual caso stoppa la palla con la parte interna della spalla e poi insacca. L’arbitro annulla per tocco di mano inesistente e il VAR non corregge l’errata chiamata. Anche contro la Juventus nella sfida persa alla Sardegna Arena per 0-1 manca un rigore ai rossoblu. Al 78esima Bernardeschi devia con la mano un cross ma Calvarese e la VAR non intervengono per assegnare il penalty.
Questi sono gli episodi forse più eclatanti dell’ultimo periodo, e va detto che con i due punti in più con il Bologna e quello con la Juventus ora i sardi sarebbero a 36 in classifica in Serie A. Quattordicesimi e con due punti di vantaggio sul terzultimo posto. Con i se e con i ma però non si centra la salvezza. Questa rabbia va trasformata in voglia per cercare di fare l’impresa contro Fiorentina e Atalanta.

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