Un 86 enne nuorese residente a Cagliari è stato denunciato ieri dai Carabinieri della stazione di Villanova della compagnia di Cagliari per minacce contro un amico con una pistola.

L’episodio è avvenuto a Cagliari nei pressi di Piazza Giovanni XXIII dove come di consueto l’uomo si è incontrato con alcuni amici. Un diverbio nato qualche giorno fa per futili motivi avrebbe scatenato ieri sera la rabbia dell’anziano che ha estratto la pistola e l’ha puntata al petto dell’amico minacciandolo di morte. La vittima, classe 1935, impaurito ha reagito e ha colpito con un pugno il suo aggressore, facendolo cadere a terra.

Recuperata l’arma, la vittima ha raggiunto una pattuglia dei Carabinieri in servizio nei pressi del T-Hotel, raccontando l’accaduto. Immediate le ricerche dell’aggressore che è stato rintracciato poco dopo a casa sua. Dopo la perquisizione della casa, dove sono state trovate delle armi da caccia e munizioni regolarmente detenute, i militari hanno condotto l’anziano in caserma per formalizzare la denuncia.

Terminate le operazioni, l’uomo – forse pentito del gesto – ha ringraziato i Carabinieri scusandosi con loro per il tempo occupato con questa spiacevole faccenda. 

L’Asinara non può più essere considerata un’isola dimenticata. Lo ribadisce con forza l’assessore regionale agli Enti locali e Urbanistica, Francesco Spanedda, che rilancia l’impegno della Regione Sardegna per un rilancio concreto e sostenibile di uno dei luoghi più iconici del Mediterraneo.

“Si parla spesso dell’Asinara come di un luogo abbandonato, bloccato da vincoli e burocrazia – afferma Spanedda – ma oggi abbiamo l’occasione di voltare pagina, con responsabilità e consapevolezza del suo straordinario valore ambientale, storico e strategico”.

Il nodo, sottolinea l’assessore, resta la gestione dei beni trasferiti alla Regione in seguito alla dismissione da parte dello Stato: “Si tratta, nella maggior parte dei casi, di immobili in condizioni fatiscenti. Per anni abbiamo fatto fronte alle criticità utilizzando fondi regionali, e ora – grazie alla Conservatoria delle Coste – è stato stanziato un primo intervento da 5 milioni di euro per il recupero di alcune strutture”.

Ma la svolta, secondo Spanedda, passa soprattutto da un rinnovato dialogo istituzionale. “Nei mesi scorsi abbiamo attivato un tavolo con tutti i soggetti coinvolti nel futuro dell’Asinara. Ora chiediamo la riconvocazione del tavolo: è fondamentale che gli enti locali possano realmente utilizzare i beni che sono stati loro assegnati”.

L’obiettivo, chiarisce l’assessore, è chiaro: restituire all’Asinara un futuro all’altezza della sua storia e della sua bellezza. “Ma – conclude – serve anche la piena collaborazione dello Stato. Solo con un’azione condivisa sarà possibile costruire un progetto duraturo e rispettoso dell’unicità di quest’isola”.