«Questo è il modo in cui ho ritirato il mio bagaglio sta mattina all’Aeroporto di Bologna: vuoto». Sono queste le parole che il musicista sardo Moses Concas ha scritto in un post sulla sua pagina Facebook per denunciare il modo in cui il suo bagaglio contente l’attrezzatura musicale gli è stato riconsegnato una volta atterrato all’Aeroporto di Bologna.

Il musicista viaggiava su un volo della compagnia Ryanair partito dall’Aeroporto di Barcellona El Prat per recarsi a Bologna, città dove Moses ha in programma dei concerti. «Durante il viaggio da Barcellona – si legge ancora nel post – la compagnia aerea Ryanair ha imbarcato solamente il coperchio della mia valigia contenente tutta la mia attrezzatura. Potrebbero aver perso o rubato tutti gli strumenti che che ho acquistato in questi anni e che mi hanno accompagnato in tutte le mie avventure». 

Ora si cercano i responsabili di questi danni. Interpellata da Moses, la compagnia che gestisce lo scalo di Bologna avrebbe già sostenuto che la responsabilità dei bagagli è della compagnia aerea. Che la responsabilità sia dell’una o dell’altra poco importa per Moses che per ora spera di ritrovare presto l’altra metà della valigetta e recuperare i suoi preziosi strumenti del mestiere. 

C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.

Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.

Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.

Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.

Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.

Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.