“Non ci piace perchè nera”: così Fatima non è stata assunta nella casa di riposo

Fatima, 40enne senegalese da 15 in Italia, dopo giorni di prova in una casa di riposo di Senigallia è stata allontanata. Qualche ospite pare abbia proferito la frase: "Non ci piace perchè nera"
Fatima Sy, 40enne senegalese da 15 anni in Italia, dopo un periodo di prova in una casa di riposo di Senigallia (Ancona), al momento della stipula del contratto si sente dare questa risposta: “A qualche ospite non sei piaciuta perchè nera“.
Dopo due giorni di prova lavorativi, e altri due, racconta Fatima all’Ansa, “mi hanno chiesto la documentazione per stipulare il contratto. Poi mi hanno detto che non si poteva fare e non per questioni lavorative, ma per il colore della mia pelle che, a loro dire, avrebbe infastidito alcuni anziani”.
La donna, madre di due figli che vivono in Senegal, sarebbe stata derisa e bersaglio, senza che vi fosse alcun commento diretto, di frasi a sfondo razzista (“Non ci piace perché è nera”) di alcuni ospiti infastiditi dal colore della sua pelle. Frasi invece evidentemente riferite ai responsabili della struttura, gestita dalla Fondazione Opera Pia Mastai Ferretti, che hanno preferito non confermarla nell’assistenza alla casa di riposo preferendo spostarla in futuro in un ambiente meno ostile.
Dall’Opera Pia non vogliono sentir parlare di “razzismo”: c’è altro personale extracomunitario e “vanno tutti bene”. A volte però qualche ospite si lascia andare a commenti “fuori luogo”. Ma Fatima non ci sta: “Quando sono andata lì, non ho mai ricevuto alcun tipo di commento razzista, anzi dopo soli quattro giorni gli anziani mi riconoscevano e mi chiamavano per nome”.
Poetto, scoperti depositi alimentari abusivi e in condizioni igieniche disastrose: doppio sequestro

I Carabinieri del NAS hanno scoperto due depositi abusivi usati da chioschi del Poetto: alimenti surgelati conservati male, ambienti pieni di polvere, ragnatele e senza aerazione. Scattate sanzioni e sequestri.
Proseguono i controlli estivi del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cagliari, mirati alla tutela della salute pubblica e della sicurezza alimentare nelle zone più frequentate della città. In particolare, lungo il litorale del Poetto, i militari delle Stazioni cittadine, con il supporto del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS), hanno passato al setaccio numerosi esercizi commerciali.
Durante le verifiche, l’attenzione dei Carabinieri del NAS si è concentrata su due depositi alimentari non autorizzati, ricavati all’interno di un unico locale di circa 40 metri quadrati, suddiviso senza alcuna comunicazione preventiva all’autorità sanitaria competente. I magazzini, utilizzati per lo stoccaggio di alimenti destinati a due chioschi in concessione demaniale, sono risultati in gravi condizioni di non conformità igienico-sanitaria.
Tra le irregolarità riscontrate: scaffalature arrugginite, presenza di ragnatele, accumuli di polvere, pareti con intonaci non lavabili, mancanza di aerazione e assenza totale di sistemi per il controllo degli infestanti. All’interno dei locali erano conservati alimenti ittici surgelati e altri prodotti non refrigerati, oltre a materiali destinati al contatto con gli alimenti, tutti in stato non idoneo alla conservazione.
Il responsabile legale delle due società coinvolte, un 49enne residente a Cagliari, è stato individuato come autore delle violazioni amministrative accertate. I militari hanno proceduto al sequestro dei locali e delle derrate alimentari, per un valore complessivo stimato di circa 60.000 euro, notificando le relative prescrizioni all’autorità sanitaria, che valuterà ora eventuali ulteriori provvedimenti.
Le sanzioni amministrative elevate ammontano a 6.000 euro, in riferimento alle violazioni del Decreto Legislativo 193/2007 (mancanza di registrazione, carenze igienico-sanitarie, omessa applicazione del piano HACCP) e del Decreto Legislativo 27/2001, per gravi non conformità.
L’operazione rientra nel più ampio piano di prevenzione e controllo messo in campo con l’arrivo della stagione turistica, per garantire la sicurezza dei consumatori e il rispetto delle normative nel settore alimentare.

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