Aggressione ai danni di alcuni controllori alla fermata del Ctm in via Castiglione, all’altezza del campo Cima. L’episodio è avvenuto poco fa, intorno alle 17.30.

Un ragazzo ha prima insultato i controllori, che dai finestrini gli avevano intimato di non salire sul bus senza biglietto alla fermata di via Flavio Gioia, facendogli addirittura un gestaccio da terra. L’uomo, nonostante l’avviso da parte dei controllori, è andato a piedi insieme alla compagna alla fermata successiva. Lì i controllori dovevano scendere per finire il turno e si sono trovati a terra, ad aspettarli, il giovane , in stato visibilmente aggressivo. A quel punto è scaturita una accesa discussione, sfociata immediatamente in una collutazione.

Il giovane, dopo aver insultato più volte gli operatori, li ha aggrediti. A un certo punto ha preso dalla busta della spesa una bottiglietta in salsa tonnata e l’ha sguainata contro i controllori. Uno dei controllori ha reagito con lo spray urticante e la bottiglia è caduta in terra. Lo spray ha fatto desistere il giovane dall’aggressione ed è finito per sbaglio anche negli occhi degli altri agenti. Gli operatori hanno fatto una foto al ragazzo mentre si dileguava che in tutta risposta si è abbassato i pantaloni mostrando i genitali. Poco dopo sono arrivati i carabinieri contattati dai controllori per raccogliere la loro testimonianza.

Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza ai danni dei controllori sui bus di Cagliari. Gli agenti vittime di questa aggressione denunciano una situazione di rischio quotidiano.

Giulio Speranza, nato a Belluno nel 1925, resterà per sempre un simbolo di coraggio e senso del dovere. A soli 22 anni, morì da eroe, adempiendo pienamente alle parole contenute nel giuramento prestato e incarnando i valori fondamentali della Costituzione italiana.

Il 9 febbraio 1948, Giulio, insieme al capo delle guardie della miniera Vincenzo Caddeo, intervenne durante una rapina all’interno della direzione della miniera di Ingurtosu. La banda aveva preso in ostaggio venti impiegati e minacciava le paghe dei minatori. Giulio non esitò: sfidò i malviventi con coraggio straordinario, difendendo la vita degli ostaggi e l’integrità della miniera.

Per il suo eroismo e il suo incrollabile attaccamento al dovere, Giulio Speranza è stato decorato con la Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria. Il suo nome è stato ulteriormente onorato con l’intitolazione della caserma dei Carabinieri di San Gavino Monreale e di una via pubblica a Sois, nel suo paese natale di Belluno.