Edoardo, 18enne cestista del Cus Sassari, va negli Usa e si ammala di cancro. Per lui una raccolta fondi
Il mondo del basket, con in prima linea Gigi Datome, si è mobilitato per aiutare il giovane campione sassarese, partito negli Usa per studiare. Lì ha scoperto di avere un cancro al terzo stadio: le cure sono molto care e, per supportare la famiglia, i compagni dell'high school hanno organizzato un crowdfunding
“Edoardo è andato negli Stati Uniti per un’esperienza scolastica e per giocare a basket. Purtroppo gli è stato diagnosticato un cancro in stato avanzato e dovrà sottoporsi a varie terapie. Uniti, con piccoli gesti, possiamo dargli una grande mano per vincere questa partita!”, questo l’appello di Gigi Datome, campione olbiese del Fenerbahçe, che è sceso in campo per aiutare Edoardo Campus, cestista del Cus Sassari a cui, lo scorso 2 aprile, è stato diagnosticato un cancro al terzo stadio.
Per lui è partita una raccolta fondi online: le cure sono molto costose e la famiglia ha necessità di supporto per sostenere le spese. Negli Usa le spese oncologiche sono insostenibili, così alcuni suoi compagni dell’high school hanno avuto un’idea: lanciare un appello sulla piattaforma “youcaring“, un crowfunding per raccogliere soldi a favore di chi non ha le spalle coperte da una polizza e non ha la possibilità di pagarsi le terapie. Il traguardo sono 80mila dollari. Per ora la raccolta è a quota oltre 32mila dollari.
Il giovane sassarese, classe 2000, si trova negli Stati Uniti dove si è trasferito per studiare un anno all’Ozaukee High School di Fredonia, nel Wisconsin. Si è già sottoposto a un’operazione e ha iniziato i cicli di terapia previsti, ma i costi per i trattamenti sono molto elevati.
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Fermato alla dogana dell’Aeroporto di Elmas con una rara conchiglia di madrepora in valigia: viaggiatore sanzionato
Per tale illecito amministrativo è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria che va da un minimo di 3mila euro ad un massimo di 15mila euro.
I Funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Cagliari (ADM) e i Finanzieri del Comando Provinciale di Cagliari, in servizio presso l’“Aeroporto M. Mameli” di Cagliari-Elmas, nell’ambito dell’attività svolta finalizzata alla prevenzione e alla repressione dei traffici illeciti sui flussi di viaggiatori provenienti da Paesi extra UE in arrivo presso lo scalo Aeroportuale di Elmas, hanno sottoposto a sequestro cinque esemplari di conchiglie di varie dimensioni e un esemplare di madrepora bianca di circa 11 cm trovati nel bagaglio di un passeggero sardo in arrivo dal Perù via Atlanta (USA).
Quest’ultimo, durante il normale controllo doganale, ha dichiarato di aver acquistato le conchiglie e il corallo in Messico, località Progreso, in una bancarella sulla spiaggia. Ipotizzando potesse trattarsi di esemplari appartenenti alla fauna protetta dalla Convenzione Internazionale CITES i funzionari ADM hanno provveduto a custodire i suddetti esemplari in attesa dell’esatta classificazione da effettuarsi a cura del personale specializzato della Guardia di Finanza.
I successivi accertamenti svolti sugli specimen, hanno permesso di stabilire che per l’esemplare di madrepora bianca di circa 11 cm “trattasi di una parte di corallo (dal peso di gr. 540 circa) appartenente alla famiglia delle Anthozoa Faviidae (Madreporari), presenti nell’appendice II della Convenzione di Washington. Il trasporto e la detenzione dello specimen di cui trattasi (dichiaratamente acquistato in Messico) che è avvenuto in assenza di idonea documentazione CITES al seguito, concretizza di fatto la violazione dell’art. 2, comma 3 della Legge 150/1992 e s.m.i.” procedendosi, pertanto all’immediato sequestro, ex art. 13 della L. 689/1981.
Per tale illecito amministrativo è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria che va da un minimo di 3mila euro ad un massimo di 15mila euro.
L’operazione congiunta dei funzionari ADM e della Guardia di Finanza è finalizzata a impedire comportamenti illeciti da parte dei “vacanzieri” che trattano le risorse naturalistiche come dei ricordi da portare a casa, cercando allo stesso tempo di diffondere una nuova cultura volta al rispetto del patrimonio ambientale.
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