Camminando per Cagliari stamane era praticamente impossibile non trovare turisti in ogni angolo della città. Passeggiando si potevano sentire tanti idiomi differenti: francese, spagnolo, tedesco, olandese, inglese, polacco ma anche arabo. Il capoluogo sardo, infatti, è stato letteralmente “invaso” da una marea di crocieristi: ben 10.000. In una sola giornata al porto cagliaritano hanno fatto scalo la bellezza di 4 navi. Si tratta di Msc Divina, Msc Opera,Carnival Horizon e Prinsendam.

Nonostante le previsioni dessero cielo nuvoloso e probabilità di pioggia, un bel sole e temperatura tipicamente primaverile hanno “accompagnato” il tour dei crocieristi, che hanno visitato il centro storico, da Stampace alla Marina, da Castello a Villanova, estasiati dalla bellezza della nostra città. Selfie con alle spalle i panorami mozzafiato visibili dai Bastioni San Remy e Santa Croce, foto dei più suggestivi angoli cagliaritani. Difficile trovare qualcuno che non sia rimasto colpito da ciò che ammirava.

«Una bellissima città – dice Marisol, una turista spagnola – Ci vorrebbe più tempo per visitarla, ma abbiamo visto le cose principali come ci hanno suggerito». Un turista inglese di Birmingham con moglie e due bambini ammette che «percorrere tante stradine in salita è un po’ faticoso, soprattutto per chi come noi non è abituato, ma ne vale davvero la pena. I monumenti e il panorama ci hanno lasciati a bocca aperta». Una famiglia araba proveniente dall’Inghilterra dice che tornerà nuovamente «per visitarla con più calma». Un turista olandese alla Marina, però, trova una pecca: «Troppe macchine che transitano in strade strette, lasciandoci poco spazio per camminare».

La prossima nave da crociera sbarcherà questo venerdì (P&O Cruises, della compagnia Aurora): previsti 1.800 passeggeri, ma il grosso sarà nella giornata di martedì 24, quando torneranno Msc Divina, Msc Opera e Carnival Horizon, per un totale di 9.750 passeggeri.

C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.

Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.

Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.

Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.

Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.

Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.