Nuove tasse per chi mantiene un cane: “E’ così che si combatte il randagismo?”. L’indignazione dei volontari

Le prime ad essere indignate per il nuovo tariffario unico regionale (non ancora entrato in vigore) sono le associazioni animaliste: i volontari sardi sono sul piede di guerra. Si prevede infatti una nuova tassa per ogni operazione all'anagrafe canina, cosa prima totalmente gratuita. "E' così che la Regione vuole combattere il randagismo?". E, in attesa di discuterne ai piani alti, parte una petizione rivolta all'Assessore Arru
Nuovi costi per ogni operazione o variazione all’anagrafe canina: 12 euro per ogni ritrovamento, smarrimento, passaggio di proprietà, cambio di residenza, decesso. A prevederlo è il nuovo tariffario unico regionale, un testo ancora non entrato in vigore ma contro il quale tutte le associazioni animaliste che operano sul territorio quotidianamente stanno cercando di combattere.
Prima le sopraddette operazioni erano gratuite: come mai questa nuova tassa? La Regione vuole combattere il randagismo in questo modo? si domandano i volontari. Gli stessi sono pronti a protestare a gran voce. Per ora alleghiamo il testo di una petizione che ognuno di voi potrà inoltrare all’assessore alla Sanità, Luigi Arru e che spiega nel dettaglio tutta la questione.
C.a. Dott. Luigi Benedetto Arru
Assessore dell’Igiene e Sanità
e dell’Assistenza Sociale della
Regione Sardegna
SEDE
Email: [email protected]
(Per chi non abbia la pec: [email protected])
Gent. Assessore Arru,
in un panorama di randagismo endemico e di crisi sociale come quello in cui viviamo in Sardegna a causa della mancata attuazione PER ANNI di piani di prevenzione delle nascite di cucciolate di cani e gatti, si è verificato un aumento esponenziale del fenomeno delle nascite/abbandoni.
In una regione dove si parla di circa 8 miliori di euro annui, solo di costi diretti dei comuni per mantenere i cani nei canili, di solito canili privati in convenzione che magari, o a bella posta si, deliberatamente, gestiscono cani invisibili… dove la regione Sardegna dal 2014 non trasferisce più neanche un centesimo ai comuni per “le spese dei cani in canile”, dove l’ ATS Sardegna, l’unica ad usufruire di costanti contribuiti regionali, si puo’ permettere di sospendere le sterilizzazioni per qualsivoglia motivi “logistici”.. dove ancora vengono registrati numerosi casi di echinococcosi..beh, crediamo che 200 mila euro per una regione intera siano una vera e propria barzelletta. In particolare, sono stati assegnati solamente a 40 associazioni (!) no profit, 5000 euro cadauna, per l’espletamento di sterilizzazioni di cani femmina di proprieta’ appartenenti a privati a basso reddito. Ebbene, tali contributi porteranno alla sterilizzazione di grossomodo SOLO 1000 cani in TUTTA la Sardegna, poi i soldi saranno finiti. Lei si rende conto che per il prossimo anno NON sono stati stanziati altri soldi affinche’ quelle stesse associazioni sul territorio svolgano capillarmente il loro ruolo nel tessuto sociale? Siamo stupiti e amareggiati che le istituzioni preposte a debellare un fenomeno così costoso (in tutti i sensi) per la Sardegna, non sappiano “far di calcolo”….Abbiamo le sterilizzazioni dell’ATS bloccate per esempio nella provincia di Cagliari da almeno 4 cicli di cucciolate, i fondi regionali suddetti per la sterilizzazione di 1000 soggetti sono arrivati in ritardo dopo almeno un ciclo di cucciolate….intanto che succede? Accade che ogni 6 mesi ogni cane femmina non sterilizzata abbia una cucciolata, 5 cuccioli in media, poi chissà come mai i canili hanno ormai raggiunto il numero massimo di ospiti…. insomma il mercato intanto cresce … e nessuno in regione Sardegna “sa far di calcolo “?….”. Eppure in Sicilia, il neo governatore Musumeci, non appena insediato, ha stanziato un milione di euro, conscio del grave problema: il randagismo e’ ”fuori controllo”.
Non Le sembra, Dott. Arru, che la “strategia” sinora messa in atto dalla regione Sardegna voglia risolvere il problema svuotando il mare con un cucchiaino?
Ci e’ giunta segnalazione che a breve l’ATS Sardegna imporrà nuovi balzelli per chi rispetta le leggi, e che per ogni atto amministrativo ha previsto una tassa, sia per i privati che possiedano cani di razza microchippati muniti di pedigree e iscrizione all’ENCI, sia per i cittadini a basso reddito, sia per i responsabili legali delle associazioni di volontari senza scopo di lucro: tutti indistintamente dovranno pagare per qualsiasi atto amministrativo svolto obbligatoriamente per legge dall’ATS. L’iscrizione all’anagrafe canina sarà gratuita solo per la I iscrizione per i comuni intestatari dei cani, poi le cessioni di proprietà, i cambi di residenza dei proprietari, le notifiche di morte del cane -come se i cani fossero oggetti- per esempio delle auto, e l’anagrafe canina fosse il PRA?!… Tutto a pagamento dunque anche per far trasferire la proprietà dei cani che le suddette associazioni meritoriamente danno in adozione microchippati a nome del responsabile legale. Eppure la normativa chiaramente evidenzia come tali prestazioni dovrebbero essere rese gratuite ai sensi dell’articolo 5, commi 3 e 4, della L.R. 18 maggio 1994, n. 21 (istitutiva dell’anagrafe canina) e del punto 4 dell’Allegato alla D.G.R. n. 17/39 del 27 aprile 2010 (recante direttive in materia di lotta al randagismo e protezione degli animali d’affezione).
Noi volontari siamo convinti che istituire ulteriori “balzelli” contribuirà a incrementare la scarsa osservanza della norma di applicazione del microchip. La normativa vigente e’ spesso disattesa da parte di molti degli enti preposti, e Le potrei elencare molteplici esempi a riguardo.
Da volontaria genuinamente da anni impegnata sul territorio a combattere l’odioso fenomeno del randagismo e da cittadina che crede nella legalita’ chiedo alla S. V. un incontro urgente tra tutti gli attori in campo per definire e programmare i passi futuri per il bene di coloro che non possono parlare, ma soprattutto per il bene della comunita’ a cui apparteniamo nella nostra amata isola.
Questa lettera verra’ fornita agli attori in campo e costituisce l’incipit di una petizione e campagna mediatica.
Grazie per l’attenzione
Cordiali Saluti

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L’americano Yoo vince il titolo a Orosei per il Sardinia Chess Festival 2025

Christopher Yoo si aggiudica a Orosei il “Sardinia World Chess Festival”. Terzo l’italiano Lorenzo Lodici
Oltre 250 giocatori da trentatré nazioni in gara nel cuore dell’isola. L’oristanese Francesco Sonis, campione italiano assoluto, sconfitto al settimo turno dal vincitore. Nella sezione Open B podio per gli italiani Gabriele Beccaris e Pietro Gervasi, preceduti dall’armeno Soghomonyan Tigran. Nell’Open C terza piazza per Mattia Mei. Un successo la diretta streaming sulle piattaforme mondiali. “Sport e cultura per valorizzare le nostre bellezze” dice Franco Cuccureddu. “Siamo felici per aver riportato l’evento in Sardegna” aggiunge Roberto Mogranzini, maestro e organizzatore
Oggi, sabato 3 maggio, si è conclusa a Orosei – capitale mondiale degli scacchi per una settimana – la seconda edizione del Sardinia World Chess Festival. All’IT Marina Beach, da domenica 27 aprile – 24 ore dopo il via previsto in ossequio al lutto per la scomparsa di Papa Francesco, si sino dati battaglia 260 tra i più forti specialisti al mondo.
Alle finali hanno presenziato anche i presidenti della Federazione nazionale e regionale, Luigi Maggi e Danilo Mallò. Il podio delle tre sezioni è stato il seguente: Open A (Elo ≥ 2000): 1° GM Christopher Yoo (Usa), 2° GM Ilhor Samunenkov (Ukr), 3° GM Lorenzo Lodici (Ita). Open B (Elo < 1999): 1° Soghomonyan Tigran (Arm), 2° Gabriele Beccaris (Ita), 3° Pietro Gervasi (Ita). Open C (Elo < 1699): 1° Sushruta Reddy (Ind), 2° Kienboeck Samnuel (Aut), 3° Mattia Mei (Ita).
Sonis sconfitto da Yoo. “Al festival hanno partecipato giocatori dei cinque continenti a conferma della crescente attrattiva internazionale dell’evento. Numerose le presenze giovanili, italiane e straniere. Il che – ha detto Roberto Mogranzini, gran maestro e organizzatore dell’evento con Emmedi sport – dimostra quanto questo sport sia sempre più diffuso tra le nuove generazioni. Tra i partecipanti più giovani, si è distinta la campionessa mondiale U1,0 Alanna Berkyzyy (Kazakhistan): un talento straordinario!”.
Torneo impegnativo per il campione italiano assoluto, l’oristanese Francesco Sonis che ha subito una sconfitta significativa al settimo turno proprio dal vincitore, Christopher Yoo. “Ringraziamo partecipanti, arbitri e sponsor per aver reso possibile questa edizione memorabile. E vi aspettiamo – ha concluso Mogranzini – per la prossima edizione del Sardinia World Chess Festival, che si terrà dal 3 al 10 maggio 2026”.
Dopo il successo del 2024, miglior torneo d’Italia premiato dalla Federazione scacchistica, si riconferma la vocazione internazionale: Fa parte del circuito ufficiale della Federazione scacchistica mondiale (Fide) ed è valido per le qualifiche alla Coppa del Mondo.
Il montepremi è stato di 50mila euro, diecimila al vincitore. “Sport e cultura per valorizzare le nostre bellezze ambientali” dice l’assessore regionale al Turismo, Franco Cuccureddu. “Un evento straordinario con migliaia di presenze in un periodo turistico di spalla” spiega Stefano Piano, segretario dell’assessore al Turismo. Buoni auspici anche dal presidente del Coni, Bruno Perra: “Appuntamento di valenza internazionale che premia lo sport e la nostra terra”. Per Rossana Podda, staff dell’assessore, “il movimento cresce, i giovani sono propositivi”. “Gli scacchi in Sardegna vanno accompagnati nelle scuole” rilancia Giandomenico Sabiu, Federazione scacchi isolana.
In streaming oltre mezzo milione di appassionati. Promosso dalla Regione Sardegna, il Sardinia World Chess Festival è “appuntamento sportivo e una straordinaria occasione di valorizzazione turistica del territorio” aggiunge Cuccureddu. Sport d’eccellenza, turismo, copertura mediatica, un mix che funziona.
“L’evento sarà seguito da una copertura mediatica globale, con oltre 60 scacchiere digitali Dgt collegate in diretta su lichess.org e chess.com , le principali piattaforme mondiali di streaming scacchistico. All’opera anche ChessBase India, canale leader di comunicazione scacchistica in Asia con cinque milioni di follower, che racconterà il festival al pubblico internazionale. Lo scorso anno Orosei e le sue bellezze naturali grazie al torneo, sono stati viste da circa mezzo milione di persone. L’evento – rimarca Roberto Mogranzini – unisce eccellenza sportiva e promozione turistica. E proietta la Sardegna nella scena scacchistica mondiale”.

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