Tanta devozione e gioia stamane a Cagliari tra i fedeli presenti alla celebrazione della Pasqua ortodossa. “Cristo è risorto”, hanno ripetuto più volte i partecipanti alla messa officiata presso la chiesa di Nostra Signora della Speranza (angolo di via del Fossario, via del Duomo) da Padre Nikolay Volskyy, parroco della parrocchia di San Saba il Santificato della Chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca. Alla fine della cerimonia c’è stata anche la benedizione da parte del parroco della Cattedrale di Cagliari e i saluti di Giuseppe Carboni, console onorario della Bielorussia in Sardegna, a nome delle autorità del paese ex sovietico.

La festività

La Pasqua ortodossa è una ricorrenza molto sentita dalla comunità presente in Sardegna, di cui fanno parte tanti immigrati provenienti da Ucraina, Bielorussia, Russia ed altre repubbliche ex sovietiche di fede cristiana. In gran parte donne, ma anche giovani e bambini, giunti in Italia per ricongiungersi con le proprie famiglie. I riti della Settimana Santa, conosciuta anche come “Settimana Grande” nella tradizione ortodossa, hanno avuto inizio il 5 aprile per concludersi l’8 aprile. Nei paesi a maggioranza cristiano ortodossa, Pasqua è la ricorrenza più sentita, anche più del Natale.

I cibi tradizionali della Pasqua Ortodossa

Seguendo la scia dei riti praticati nei paesi d’origine, anche a Cagliari non possono mancare i tre cibi rituali: le uova di gallina, dipinte ad arte e benedette in chiesa, immancabili nella tavole pasquali che rappresentano il simbolo della rinascita; i kulichi, che si preparano in ricordo di Cristo che divideva il pane con i suoi discepoli; la paska (un dolce che ricorda il panettone) che rappresenta l’agnello sacrificale.

All’uscita dalla cappella (amministrata dalla Cattedrale ma di proprietà della famiglia Aymerich) , il sacerdote ortodosso ha guidato la breve processione attorno alla chiesa, conclusasi poi con la benedizione dei dolci tipici.

Guarda la gallery

EroCaddeo accede alla finale di X Factor 2025 dopo una serata intensa e ricca di emozioni.

Il 27enne di Sinnai ha completato il quartetto dei finalisti insieme a Rob, Delia e PierC, staccando l’ultimo pass disponibile al termine di un ballottaggio che ha tenuto tutti i fans sardi con il fiato sospeso.

Nella seconda manche della puntata, il giovane cantante ha commosso pubblico e giudici con una toccante interpretazione di “Vedrai Vedrai” di Luigi Tenco, un’esibizione dedicata alla mamma che ha rappresentato uno dei momenti più intensi dell’intera serata. Nonostante l’ottima performance, EroCaddeo è comunque finito al ballottaggio, dove ha portato un brano di Venerus per giocarsi l’accesso alla finale.

Nel duello decisivo contro Tomasi, la giuria, dopo un rapido confronto ha scelto di salvare proprio EroCaddeo, decretando così l’eliminazione dell’avversario e la prosecuzione dell’avventura musicale del cantante di Sinnai.

La finalissima del 4 dicembre si terrà nuovamente a Napoli, in Piazza del Plebiscito.

EroCaddeo, semifinale XFactor

.