Dopo due giorni di riflessione, Federico Pasquini ha deciso di dimettersi da capo allenatore della Dinamo Sassari. Decisiva la sconfitta di sabato scorso a Brindisi, quando ancora una volta la formazione biancoblù è crollata ai tempi supplementari. Il ferrarese permane nel ruolo di general manager, al suo posto in panchina siederà un altro tecnico in grado di traghettare la squadra nel prossimo mese e mezzo di fine campionato con l’auspicio di poter giocare i playoff scudetto. Questa sera alle 19, il presidente Sardara darà  il nome ufficiale del suo sostituto: rimangono in piedi le soluzioni Baioni e Markovski.

«Dopo la gara con Capo D’Orlando pensavo ci sarebbe stata una scossa, ma così non è stato » ha raccontato Pasquini, « Non posso più tollerare finali punto a punto persi, credo ci sia bisogno di un’altra voce che possa permettere alla squadra di arrivare ai playoff e mostrare il proprio valore. Per questo faccio un doveroso passo indietro, ho comunicato tutto al presidente tra sabato notte e domenica mattina. Non riesco più a gestire la tensione delle gare ». Tra le motivazioni anche l’incapacità di gestire una serie di giocatori dall’età molto alta sui quali sembra essere crollata la vivacità tattica e fisica. Per questo l’ex coach spera di dare una spinta diversa alla squadra, permettendole di rigenerarsi in vista delle prossime sfide.

Alla domanda riguardo alla possibilità che i giocatori stessero giocando contro di lui, Pasquini ha smentito: « Se fosse accaduto, io e Stefano avremmo già cambiato tutto. A livello difensivo siamo mancati come squadra dato che lo scorso anno eravamo la seconda miglior difesa. Bostic ha avuto un rendimento clamoroso mentre altri stanno pagando mesi di lavoro molto faticoso. Credo che il prossimo anno, con buona parte del roster confermato, avremo meno problemi nel gestire la stagione. Non è semplice ripartire ogni anno da 8-10 giocatori nuovi ».

Durante l’ultima Festa del Redentore di Nuoro, uno scatto di Giovanni Ladu ha catturato l’essenza della tradizione sarda. La foto ritrae un ragazzo con un copricapo nero elegante, una giubba dai toni rossi, neri e turchese impreziosita da ricami splendidi, simbolo di artigianato e storia locale.

Ma sapete di quale abito tradizionale si tratta? Ogni dettaglio – dai colori ai ricami – racconta storie di cultura e identità di Nuoro.

Osservate attentamente la foto: riuscite a indovinare il costume? In Sardegna, ogni paese ha il suo abito unico, ma tutti condividono la stessa passione per la bellezza e la tradizione.