(VIDEO) Sgarbi: “Cagliari è una città bellissima, io ce l’ho con chi fa i controlli in aeroporto”

Sgarbi è tornato a inveire contro l'aeroporto di Cagliari con un nuovo VIDEO.
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«Cagliari è una città bellissima, ci sono stato tante volte, ho vissuto in Sardegna. Non ce l’ho con i sardi, ma con chi si occupa dei controlli in aeroporto. Non è Cagliari a non essere in Italia è l’aeroporto a non esserlo». Continua la polemica di Vittorio Sgarbi contro gli addetti ai controlli dello scalo cittadino, rei di avergli sequestrato la boccetta della schiuma da barba e di avergli chiesto di togliere la cintura prima di passare attraverso il metal detector.
«Non ce l’ho con i sardi e non sono un vip, parola che mi fa schifo – ha aggiunto il critico d’arte che mercoledì era a Cagliari con il suo spettacolo su Caravaggio -. La schiuma da barba? Dopo 15 anni me l’hanno sequestrata perché era troppo grande. La cintura? Vorrei sapere in che cosa può essere uno strumento di minaccia, a Cagliari come a Napoli, come a Bologna, dove nessuno chiede di toglierla. Non ho niente contro i sardi ho tutto contro quelli che controllano l’aeroporto di Cagliari».
La schiuma di sicurezza.
Posted by Vittorio Sgarbi on Friday, 30 March 2018
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Domani a Cagliari sciopero generale di 24 ore e manifestazione per la Palestina e contro la guerra

La mobilitazione è stata indetta dall’USB per fermare la violenza contro la popolazione palestinese e per protestare contro la complicità del governo italiano nelle guerre, i salari bassi, i servizi pubblici smantellati e la spesa militare crescente.
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Domani, lunedì 22 settembre 2025, a Cagliari è previsto uno sciopero generale di 24 ore con manifestazione e corteo, con raduno a partire dalle 10:00 in Piazza del Carmine. La mobilitazione è stata indetta dall’USB per fermare la violenza contro la popolazione palestinese e per protestare contro la complicità del governo italiano nelle guerre, i salari bassi, i servizi pubblici smantellati e la spesa militare crescente.
Il corteo attraverserà le principali vie della città, da Via Sassari fino ai portici del Consiglio Regionale, dove si terranno gli interventi conclusivi. La mobilitazione coinvolgerà lavoratrici e lavoratori di trasporti, fabbriche, scuola, commercio e molti altri settori, e assume particolare rilievo in Sardegna per la presenza di siti militari e fabbriche di armi che collegano l’isola agli scenari di guerra internazionali.
La chiamata è chiara: sostenere il popolo palestinese, fermare il genocidio e bloccare tutto per dire no alla guerra.
Per informazioni: 333 7249794

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