Chiarina era scheletrica e malata ma Assl e vigili non intervengono: parte la denuncia ai carabinieri e l’appello del Movimento Animalista
Ennesimo rifiuto di intervento da parte di vigili e Assl ai danni di un cane denutrito e malato a Iglesias: le volontarie di "Impronte nell'Isola" fanno scattare la denuncia ma questa è solo una delle tante. Purtroppo una situazione come questa, è, per le volontarie sarde che si occupano del recupero di animali bisognosi, all'ordine del giorno. Il Movimento Animalista Sardegna lancia un appello a Carabinieri, Prefetto e Questore: "inviate al più presto una circolare a tutti gli uffici territoriali interessati, ricordando l'importanza e l'obbligatorietà degli interventi da parte delle forze dell'ordine, qualora vengano chiamati in causa dai cittadini, per soccorrere animali feriti e/o abbandonati. Il maltrattamento di animali è punito dagli articoli 544 bis e seguenti del Codice Penale, al pari di ogni altro reato"
Chiarina, così è stata battezzata, è stata soccorsa (su segnalazione di alcune ragazze) dall’associazione “Impronte nell’isola” perchè vigili urbani e veterinario della Assl si sono rifiutati di intervenire, nonostante le condizioni terribili in cui versava il povero animale, scheletrico e denutrito. Nei loro confronti è scattata una denuncia ai carabinieri di Iglesias, presentata dalle volontarie dell’associazione, capeggiate dalla presidente Alessandra Pissard.
Fatti come questo non sono, purtroppo, isolati: sono tantissime le segnalazioni di animali in fin di vita, abbandonati e in condizioni precarie che vengono segnalati e ignorati. Anna Rita Salaris, referente per la Sardegna del Movimento Animalista, scrive una lettera aperta alle massime forze dell’ordine (Prefetto, Questore, Comandante dei Carabinieri e Procuratore) per l’applicazione della legge 189/2004 in materia di repressione del maltrattamento di animali ed interventi da parte delle forze dell’ordine.
“La presente per far riferimento all’attività in oggetto, che spesso, risulta essere ancora troppo insufficientemente attuata, e richiedere di mettere in atto quanto di rispettiva competenza per far si che venga assicurata una puntuale applicazione della normativa vigente in materia di repressione del maltrattamento di animali ed interventi da parte delle forze dell’ordine, qualora vengano chiamati in causa dai cittadini, per soccorrere animali feriti e/o abbandonati.
In particolare si richiede al Signor Prefetto, nell’ambito dell’ attività di indirizzo e di coordinamento previste e delegate dal D.M del Ministero degli Interno del 23/03/2007, di voler cortesemente diramare una circolare a tutti i Comandi della Polizia Locale della provincia di Cagliari, nella quale venga richiamata la loro centralità nell‘attuazione delle normative a tutela degli animali, così come indicato nelle disposizioni della legge 189/2004 e successive modificazioni ed integrazioni.
Purtroppo ogni giorno mi arrivano segnalazioni che ancor oggi, nonostante la Polizia Locale sia l’ente di prossimità più coinvolto, non si attiva, come sarebbe auspicabile, nella repressione dei reati a danno degli animali e su questo fatto, purtroppo non solo non assicura una puntuale applicazione della normativa, ma risponde in maniera del tutto inopportuna ai cittadini che richiedono il loro intervento (il tutto dimostrabile attraverso testimonianze dirette. Nella fattispecie i Vigili di Selargius sono quelli più inefficienti e scortesi).
Si porta inoltre all’attenzione che accade spesso, e con grande frequenza, che le articolazioni territoriali delle forze di polizia rifiutino ai cittadini non solo l’intervento, ma anche la presentazione di denunce per il reato di maltrattamento agli animali, e di smarrimento degli stessi, asserendo, il più delle volte, la mancata competenza nel dover procedere all’attività richiesta. Si ritiene, perciò di dover sottoporre la cortese richiesta dell’invio di una circolare a tutti gli uffici territoriali interessati, ricordando l’importanza e l’obbligatorietà di considerare il maltrattamento di animali, previsto e punito dagli articoli 544 bis e seguenti del Codice Penale, al pari di ogni altro reato, con conseguente obbligatorietà di tutte le Forze di polizia giudiziaria. E ricordare che l’Omissione d’atti d’ufficio come il mancato servizio di pubblica utilità vengono puniti penalmente in base all’art. 328 del Codice Procedura Penale”.
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