Sono ben tre nel giro di pochi metri ma non ne funziona nemmeno uno. Eppure i semafori pedonali, nel tratto di viale Marconi che costeggia uno dei più grandi centri commerciali del cagliaritano, sono assolutamente necessari, come forse anche un marciapiede non guasterebbe.

Se si vuole andare a fare spese, magari usufruendo della linea 31 del CTM, bisogna avere un po’ di fegato. Una volta scesi dal bus, se siete riusciti a non cadere nella cunetta piena di fango e a camminare in fila indiana rasenti alla carreggiata, non sperate di poter attraversare in tranquillità.

I semafori sono appunto ben tre in pochi metri ma, come mostriamo dai video fatti ieri mattina, nessuno di questi si attiva una volta premuto il pulsante di richiesta. I pedoni sono quindi costretti ad aspettare che qualche automobilista cordiale li faccia attraversare, sperando che dall’altra corsia non sopraggiunga nessuna auto lanciata a forte velocità.

Sono riusciti a battere il record, anzi, a stracciarlo preparando 10.056 pizze in 10 ore e 1500 in 1 ora: i pizzaioli sardi, selezionati all’interno di una rosa di 300 istruttori Nip (nazionale italiana pizzaioli), hanno sbaragliato la “concorrenza”. La competizione si è svolta a Roma, al Luneur, nel 2017. Lo ricordate?

Questi i loro nomi: Daniele Cordeddu, di Quartu Sant’ Elena, pizzaiolo di “Bugs&Lola”, Stefano Mura, di Villaspeciosa della pizzeria “New Piccadilly Stefano e Julia”, Michele Marongiu, di San Sperate della pizzeria “Il Sagittario”, Roberto Follesa, di Castiadas della pizzeria “Folle”, Andrea Caria di Capoterra della pizzeria “L’altro cielo”, Renato Congiu di Nuragus della pizzeria “Vecchia Valenza” e altri tre pizzaioli di Sassari, Matteo Sanna della pizzeria “L’ era della pizza”, Fabio Addis de ” La croccante” e Fausto Spanu de “La Faustina”.

Tutte le pizze sono state donate ai bambini ricoverati al Bambin Gesù di Roma, all’ospedale oncologico, alle famiglie bisognose e a varie associazioni no profit della capitale. «Vorremmo ringraziare gli oltre 150 volontari che ci hanno aiutato a distribuire le pizze, racconta Daniele Cordeddu a nome di tutti gli altri colleghi sardi, perché senza di loro non saremmo di certo riusciti in un’impresa così! Siamo stati molto onorati di aver rappresentato la nostra isola in questa vittoria. Un’esperienza bellissima».