Primo tempo sonnolento tra Cagliari e Benevento: 0-0 il risultato tra due compagini che sembrano interessate a portar via un punticino. In particolare risulta seccante l’atteggiamento dei rossoblù, giunti solamente per tentare di arginare le offensive avversarie invece di imporre il proprio gioco. I padroni di casa hanno rischiato per due volte di passare in vantaggio (soprattutto al 23′ col palo di Brignola) mentre gli uomini di Lopez non hanno fornito neanche una occasione plausibile.

CRONACA

Il Cagliari si presenta con gli stessi undici impiegati nella sfida con la Lazio, e la maglia bianca con strisce rossoblù. Palla d’avvio a favore dei padroni di casa, i ritmi sono bassi anche perché il Cagliari ha tutta l’intenzione di far impostare gli avversari per poi recuperare palla e ripartire in velocità. Castan libera un cross pericoloso di Guilherme, gli uomini di Lopez accelerano solo con una invenzione di Han sulla destra al 10′, sul cross Barella vede deviato in angolo un bel sinistro a giro. Conclusione completamente errata di Viola dal limite, Miangue arriva col tempo giusto in area ma il suo colpo di testa viene deviato ancora una volta in angolo. Al 23′ grande occasione del Benevento con Coda e Brignola, quest’ultimo colpisce a botta sicura ma prende solo il palo alla destra di Cragno prima che Ceppitelli liberi l’area. Al 32′ contatto in area campana tra Pavoletti e Djimsiti, Manganiello lascia correre. Il primo tiro in porta dei cagliaritani avviene da un colpo di testa molle di Pavoletti che Puggioni copre senza affanni, sul ribaltamento di campo giocata di forza di Djuricic e Coda col sinistro tira sopra la traversa. Al 44′ destro a lato di Sandro, a seguire un bel cross basso di Faragò non viene colto né da Pavoletti né da Padoin. Il primo tempo si chiude dopo un minuto di recupero.

TABELLINO

Benevento: Puggioni; Letizia, Djimsiti, Sagna, Viola; Tosca, Sandro Djuricic; Guilherme, Brignola, Coda. All. De Zerbi

Cagliari: Cragno; Ceppitelli, Romagna, Castán; Faragò, Ioniţa, Padoin, Barella, Miangue; Han, Pavoletti. All. Lopez

Arbitro: Gianluca Manganiello di Pinerolo. Assistenti: Filippo Meli e Filippo Valeriani

Ammoniti: Castan (28′), Faragò (37′)

Note: recupero 1′

Si chiama Orazio ed è un magnifico pastore tedesco di circa otto anni. Fino a poche settimane fa aveva una famiglia, una casa e una quotidianità fatta di abitudini. Poi, all’improvviso, l’abbandono. Orazio è stato lasciato indietro, come accade troppo spesso agli animali quando diventano “scomodi”, e oggi si trova rinchiuso in un box del canile di Quartu, gestito dall’associazione Tana di Bau.

Nonostante il trauma vissuto, Orazio si distingue per il suo carattere straordinario. È un cane educato, equilibrato, abituato al contatto umano e alla vita in famiglia. Proprio per questo soffre profondamente la reclusione: il box non è un luogo adatto a lui, che mostra giorno dopo giorno il bisogno di attenzioni, movimento e affetto.

Chi lo incontra resta colpito dalla sua dolcezza e dalla sua compostezza. Orazio non chiede altro che una nuova possibilità, una famiglia disposta ad accoglierlo e a restituirgli la serenità che gli è stata tolta. Il tempo, per lui, è un fattore cruciale: più passa, più il peso dell’abbandono si fa sentire.

Dal canile parte quindi un appello urgente: trovare al più presto una casa per Orazio, qualcuno che sappia guardare oltre l’età e riconoscere il valore di un cane già formato, leale e pronto a donare affetto sincero. Orazio si trova al canile di Quartu, Tana di Bau. Per informazioni e adozione: 328 3661490.