(VIDEO) “Scripta manent”: ecco l’anteprima del documentario su Manu Invisible
È online l'anteprima di "Scripta manent", il documentario che ripercorre l'arte di Manu Invisible.
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Scripta manent: lo pensavano i latini e lo pensa anche Manu Invisible, il writer di San Sperate ormai conosciuto in Italia e nel mondo. Così si chiama infatti il documentario realizzato da Giorgia Ripa e di cui è online una bellissima anteprima.
Le scritte a caratteri cubitali di Manu Invisible comparse sulla 131 e su tante strade, superstrade e autostrade d’Italia, d’Europa e del mondo, sono infatti scritte che restano, permangono, quasi a voler ricordare a chi ci passa davanti distrattamente con l’auto che certi concetti devono restare indelebili.
«Sudore, impegno Dedizione – scrive Manu Invisible sulla sua pagina Facebook -. Non sembra vero, ma è giunto a termine, dopo più di un anno e mezzo di lavoro, finalmente posso annunciare l’uscita del mio documentario. Tra Autostrade, superstrade e rette vie, in un percorso forte e libero».
“Scripta Manent” si potrà presto acquistare in dvd.
Sudore, impegno Dedizione.Non sembra vero, ma è giunto a termine, dopo più di un anno e mezzo di lavoro, finalmente posso annunciare l'uscita del mio documentario.Tra Autostrade, superstrade e rette vie, in un percorso forte e libero. Ecco il video introduttivo di Scripta Manent, diretto e curato da Giorgia Ripa.A breve si potrà acquistare il DVD originale continuando a supportare il progetto.Grazie Giorgia.
Posted by Manu Invisible on Friday, 16 March 2018
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Saviano torna a parlare di criminalità in Sardegna dopo la maxi operazione antidroga

“Oggi le indagini confermano quanto detto allora. Parlare di criminalità organizzata non è diffamare, ma fare informazione. Difendere una terra significa non negare i fatti”, scrive lo scrittore.
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Dopo la maxi operazione antidroga in Sardegna, Roberto Saviano torna a parlare della criminalità sull’Isola con un post sui social. Ricorda le polemiche dei mesi scorsi, quando aveva denunciato gli assalti ai portavalori attribuendo i gruppi responsabili al Nuorese, scatenando le reazioni di politici locali.
“Oggi le indagini confermano quanto detto allora. Parlare di criminalità organizzata non è diffamare, ma fare informazione. Difendere una terra significa non negare i fatti”, scrive lo scrittore.
Un intervento che riaccende il dibattito su informazione, identità dei territori e libertà di raccontare anche le cronache più scomode.
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