Il sindaco di Assemini Mario Puddu non si ripropone per le prossime comunali e lancia la candidatura di Sabrina Licheri: le dichiarazioni in esclusiva per Vistanet

Il sindaco di Assemini Mario Puddu non si ripropone per le prossime comunali e lancia la candidatura di Sabrina Licheri. Come sua abitudine, quando deve comunicare con i suoi concittadini, il sindaco di Assemini Mario Puddu ha appena dato
Il sindaco di Assemini Mario Puddu non si ripropone per le prossime comunali e lancia la candidatura di Sabrina Licheri.
Come sua abitudine, quando deve comunicare con i suoi concittadini, il sindaco di Assemini Mario Puddu ha appena dato l’annuncio su Facebook: non si ricandiderà per le elezioni comunali previste per fine maggio, primi di giugno, al suo posto l’attuale presidente del consiglio comunale Sabrina Licheri.
È ufficiale quindi: Mario Puddu non si ricandida a sindaco di Assemini, come del resto da più parti si vociferava. Il M5S punta su una donna, Sabrina Licheri attuale presidente del consiglio comunale. Assemini e Iglesias saranno gli unici comuni sardi con più di 15 mila abitanti ad essere impegnati nelle elezioni amministrative di tarda primavera. E tutti i partiti si stanno muovendo per predisporre le liste e scegliere i propri candidati a sindaco. I pentastellati poco fa a sorpresa hanno annunciato la loro scelta. Il sindaco si dice molto soddisfatto: «Una splendida scelta del M5S asseminese, nel segno della continuità amministrativa, facendo tesoro di questi cinque anni di duro e appassionato lavoro». Per il momento questo è l’unico nome, non si ancora nulla degli altri nomi della lista. Il primo cittadino, a questo punto uscente, è particolarmente soddisfatto della decisione in quanto è stata presa all’unanimità. Adesso è quasi certo che il suo prossimo obiettivo sarà la corsa alle Regionali, ma lui non vuole parlarne e afferma: «Intanto mi concentro su questo compito meraviglioso e onorevole: il sindaco di Assemini». (Dalila)

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Assemini, dipendenti del servizio mensa dal sindaco Mario Puddu: “Vigilate sulla corretta esecuzione dell’appalto”

Stamattina sit-in delle dipendenti della EP, ditta che fornisce il servizio mensa in tutte le scuole di Assemini, davanti al Comune, per protestare contro il mancato pagamento dello straordinario. Ricevute dal Sindaco hanno chiesto al primo cittadino di vigilare sul corretto operato dell’azienda che dal canto suo dichiara di ritenere non autorizzate quelle ore di straordinario.
Una ventina di dipendenti della ditta EP, dopo aver annunciato lo sciopero nei giorni scorsi, si sono presentate davanti al comune di Assemini per chiedere un incontro con il sindaco. In mattinata il primo cittadino Mario Puddu ha ricevuto una piccola delegazione di lavoratrici rappresentate da Nella Milazzo segretaria generale FILCAMS CGIL di Cagliari, per ascoltare le loro ragioni.
«Il Comune deve vigilare sulla corretta esecuzione dell’appalto, in quanto stazione appaltante – ha spiegato al Sindaco la Milazzo – noi stiamo chiedendo che alle lavoratrici vengano retribuite circa 140 ore di straordinario che l’azienda non riconosce in quanto, secondo lei non autorizzate. Le ragazze hanno lavorato oltre il loro orario, sulla base di un’autorizzazione verbale del loro referente, commettendo un’ingenuità in buona fede».
Puddu, dopo aver letto la comunicazione ufficiale inviata al Comune a fine febbraio, ha preso atto del fatto che le lavoratrici lamentano una carenza di personale che in parte è rientrata con l’assunzione di nuove addette, ma in base a quanto dichiarato dalla rappresentante sindacale non ancora sufficiente a garantire lo svolgimento delle operazioni di pulizia. Le dipendenti della EP hanno inoltre informato il sindaco che non intendono svolgere alcuna attività oltre l’orario contrattuale, finché non verranno loro riconosciute e retribuite le ore di straordinario oggetto della protesta e che la mole di lavoro da svolgere è tale da richiedere l’assunzione di altro personale.
Il primo cittadino ha rassicurato le lavoratrici: «L’azienda si è sempre dimostrata aperta al dialogo con noi, adesso sentirò anche la loro posizione e cercherò di mediare per quanto sia possibile nell’ambito delle mie prerogative, farò i miei passi tenendo conto dei limiti delle competenze del comune». Anche l’azienda ha espresso la propria posizione attraverso l’addetta alla comunicazione Chiara Crispino, che in un comunicato ufficiale dichiara di avere regolarmente retribuito le ore di straordinario autorizzate e che il personale durante il corso di formazione tenutosi a novembre 2017, era stato espressamente informato che le ore di straordinario dovevano essere tassativamente autorizzate. Nello stesso comunicato l’azienda non riconosce la necessità di implementare le ore di lavoro retribuito o l’assunzione di altro personale, oltre quello già aggiunto, come richiesto dalle lavoratrici per eseguire il lavoro “a regola d’arte”, in quanto in quelle stesse condizioni altri lavoratori hanno svolto correttamente il loro lavoro senza obiettare nulla. «Purtroppo oggi non siamo riusciti a scongiurare completamente il disservizio», si scusa l’addetta alla comunicazione, «e abbiamo potuto garantire il servizio in tutte le scuole tranne due e ci scusiamo per questo».

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