Inizia nel migliore dei modi l’avventura del Cagliari alla Viareggio Cup. I rossoblu battono per 2-0 i colombiani del Deportes Quindio grazie ai gol di Gagliano e Doratiotto.

Esordio felice anche per la Sardegna Arena che per la prima volta nella storia del calcio isolano ha ospitato una gara del famoso torneo internazionale per le giovanili.

La partita

Il Cagliari è sceso in campo con Crosta; Kouadio, Antonini Lui, Cadili, Pitzalis; Tetteh, Marongiu, Caligara, Lombardi; R. Doratiotto, Gagliano. Mentre i colombiani del Deportes Quindio hanno risposto con Murillo; Preciado, Lopez, Balanta, Escobar; David Mina, Mejia, Gerson Diaz, Hernandez; Cortes, Rodriguez. Inizio sprint per i rossoblu che dopo appena due minuti passano in vantaggio grazie a un colpo di testa di Gagliano su calcio d’angolo. Dopo otto minuti e 2-0 grazie a Riccardo Doratiotto che respinge in rete un maldestro rinvio del portiere ospite. Nei primi venti di gioco il Cagliari domina e sfiora anche la terza rete, sempre da corner. Ma l’arbitro annulla per fallo in attacco di Cadili. Smaltito l’impatto iniziale i colombiani fanno possesso e impegnano Crosta al 23′ con un bel tiro a giro che il numero uno rossoblu spedisce in angolo. Nella ripresa il Cagliari parte forte come nel primo tempo ma dopo appena due minuti Gagliano non è freddo e sbaglia lanciato davanti al portiere avversario. Al 60′ ancora applausi per Crosta che vola all’angolo e devia in angolo una bella punizione dal limite dei colombiani. Al 62′ ancora pericoloso il Deportes Quindio con un tiro da fuori del nuovo entrato Cardenas che si stampa sulla traversa. Il secondo tempo è a totale vantaggio dei colombiani ma il Cagliari è bravo a resistere in difesa. Alla fine è 2-0 per il Cagliari sul Deportes Quindio. Una buona vittoria per i sardi per iniziare al meglio questo torneo di Viareggio. Tra i migliori nei rossoblu Gagliano e Kouadio.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.